Torino - “La tutela del personale sanitario è una priorità soprattutto ora. Il protrarsi della pandemia mette sotto pressione il sistema sanitario e in particolare quello ospedaliero, moltiplicando situazioni di stress che aumentano le possibilità di rischio e infortunio. Non è il momento di indebolire le tutele nei confronti degli operatori sanitari”. Il vice presidente della commissione sanità, Domenico Rossi, commenta così la decisione di Regione Piemonte di non rinnovare l’incarico per brokeraggio assicurativo per le Aziende Sanitarie Regionali piemontesi, attività che, quindi, dovranno essere gestite direttamente dalle singole aziende sanitarie. “Una decisione che probabilmente scaturita da considerazioni di natura economica, per i risparmi derivanti dalla cessazione del servizio, che ha sollevato però preoccupazioni e perplessità sia da parte di alcune Asl che dal sindacato dei medici ospedalieri ANAOO” spiega il consigliere Dem che ha presentato un’interrogazione sul tema rivolta all’assessore competente.
“Nelle aziende sanitarie non esistono professionalità specifiche su questi aspetti e, quindi, le stesse saranno costrette a rivolgersi sul mercato per acquisirle: non è detto che ne derivi quindi un risparmio sia nell’immediato che nel lungo termine. Anzi, il rischio è che si spenderà di più per un servizio disomogeneo” spiega Rossi.
“Occorre evitare in ogni modo che esistano servizi e coperture disomogenei sul territorio, che si differenziano in base all’ASL di appartenenza” aggiunge il vicepresidente sottolineando che “durante la pandemia peggiore dell’ultimo secolo, che stiamo affrontando grazie al senso di responsabilità e di abnegazione del personale sanitario, è necessario, anche sul piano del rischio e delle responsabilità connesse, garantire i servizi migliori possibili per gli operatori, per evitare che ricadano su di loro maggior rischi”.