Torino - “La sentenza del Tar afferma un principio che condividiamo appieno, ovvero che cure domiciliari e assegni di cura non debbano essere considerati ‘extra Lea’, ma vadano finanziati con le risorse del fondo sanitario. Questa decisione ci mette nelle condizioni di aprire un confronto con il Ministero, casa che faremo la prossima settimana a Roma”: lo dichiara l’assessore alla Sanità Antonio Saitta a margine dell’incontro con gli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali del Piemonte. “Il nostro auspicio è ottenere il via libera per poter utilizzare le risorse della sanità, ma non è una soluzione scontata – aggiunge l’assessore Saitta - Qualora ciò non fosse possibile per il 2015 ricorreremo a fondi regionali aggiuntivi perché non possono venire meno i servizi per le persone più deboli: uscendo dal piano di rientro nel 2016 recupereremo finalmente la libertà di finanziare tali prestazioni con il fondo sanitario senza dover subire imposizioni da nessuno. Quello che è certo è che per una questione di principio (finanziare le cure domiciliari con risorse della sanità o con altre risorse regionali aggiuntive) si possa compromettere il lavoro fatto in questi mesi per uscire dal commissariamento. Detto ciò, con l’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari, condividiamo la necessità di rivisitare il sistema socio-sanitario e di ripensare in modo complessivo la normativa, che deve essere razionalizzata garantendo omogeneità territoriale".