Torino - Un protocollo per la sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni è stato sottoscritto oggi a Torino da ANCI Piemonte, Regione, Ferrovie dello Stato e Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato. L'iniziativa giunge dopo gli atti vandalici e le aggressioni fisiche e verbali subite nei mesi scorsi da viaggiatori e personale ferroviario. "L'obiettivo - spiega il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta - è quello di riqualificare e rendere più sicure le stazioni piemontesi. Il compito dell'ANCI sarà quello di coordinare le azioni dei sindaci sul territorio regionale". Il protocollo siglato in Prefettura prevede l'installazione di telecamere e tornelli nelle principali stazioni e l'intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo svolta all'esterno delle strutture dalle polizie locali. Tra i progetti anche la realizzazione di un'applicazione che consentirà al personale dei treni di comunicare in modo veloce e diretto con le Forze dell'ordine. Infine, verranno organizzati eventi formativi e iniziative didattiche per i più giovani. "Il documento sottoscritto oggi - ha spiegato Claudio Palomba, prefetto di Torino - valorizzerà l'attività educativa rivolta ai ragazzi".
"A questo proposito - ha ricordato il presidente dell'ANCI Piemonte, Alberto Avetta - la nostra associazione si è già attivata da tempo per l'introduzione dell'ora di educazione alla cittadinanza nelle scuole. Il progetto va dunque nella direzione da noi auspicata, ma i Sindaci avranno bisogno di risorse e lo abbiamo ribadito in modo chiaro al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio".
Proprio il presidente Cirio ha parlato di: "Un'opportunità concreta per i cittadini e per i Comuni. Se si vuole incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico - ha detto, garantendo da parte sua la massima collaborazione da parte della Giunta regionale - bisogna renderlo sicuro". Alla firma hanno partecipato anche la vicensindaca di Torino Sonia Schellino, il questore Giuseppe De Matteis e il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, colonnello Francesco Rizzo.