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SULLA CULTURA COTA HA RAGIONE: SERVE PIU’ PROGRAMMAZIONE E CHI CHIEDE PIU’ RISORSE VIVE SU UN ALTRO PIANETA

Paolo Tiramani (Lega Nord)

Torino - Ci scrive il consigliere regionale della Lega Nord, Paolo Tiramani: "Leggo con stupore la polemica innescata da alcuni colleghi consiglieri regionali che si lamentano della penuria di risorse per l’assessorato regionale alla cultura, ignorando l’invito del Presidente della Regione a spendere meglio le risorse esistenti. Ogni anno questo gruppo di sodali, si attiva per chiedere più fondi per l’assessorato stesso, con consigli straordinari aperti al pubblico, proteste e singoli artisti che si sono rivolti durante il consiglio dello scorso anno, con aggettivi o nomi poco simpatici nei confronti dei Consiglieri stessi (pagliacci e se non ricordo male maiali), solo perché non abbiamo accontentato le loro richieste. Faccio una premessa: la cultura è un argomento importante, i valori e la conoscenza non hanno prezzo ed hanno un grosso valore sociale ma in questo momento storico, stiamo attraversando un periodo di recessione mondiale che porta ad una automatica austerity che colpisce tutti i settori, nessuno esente e soprattutto affligge molte, troppe famiglie. Nonostante queste ristrettezze sottolineo l’ottimo lavoro che sta svolgendo  Michele Coppola, perché riesce ad utilizzare al meglio ciò che gli viene destinato, si comporta seriamente ed è sempre disponibile al dialogo. Detto questo una cosa mi tormenta: quando altri consiglieri chiedono più fondi per la cultura sanno che pochi giorni fa è stata approvata la Spending Rewiew, una vera mazzata per le nostre amministrazioni, approvata da un governo di tecnici grazie al sostegno dei loro partiti(!)? Evidentemente no oppure vivono su un altro pianeta o peggio ancora fanno finta di niente. Il governo centrale ci chiede di fare ulteriori sacrifici su materie più importanti come la riduzione dei posti letto nella sanità, il socio assistenziale, il trasporto pubblico e noi vorremmo dare più soldi alla cultura? Singolare, così come è singolare che a lamentarsi sia in primis il Comune di Torino che per anni ha beneficiato di oltre il 70% dei capitoli della cultura a danno del resto del territorio piemontese e che nonostante questa benevolenza sia tra i comuni più indebitati d’Italia. Ci dica la consigliere Pentenero, che spesso si scalda per questo argomento, dove dovrebbero essere spese  le nuove risorse che chiede oppure una volta individuati nuovi fondi, lei o altri colleghi chiederanno a Coppola, come se fosse un triste remake dell’epoca Bresso, di rifinanziare per centinaia di migliaia di euro la mostra della “scimmia nuda” che tutti ricordiamo come un flop pazzesco oppure finanziare qualche balletto, di qualche associazione sconosciuta, in giro per il mondo? Ci dicano anche dove dovremmo trovare fisicamente queste risorse oppure se dobbiamo restaurare il “sistema oliva”, postdatando le spese, creando un voragine, come i 26milioni di euro ereditati a giugno 2010, dal povero Coppola? Non sono un nemico della Cultura ma con tremendo realismo, penso che le risorse individuate siano più che sufficienti e credo che anche in questo campo, dovremmo riflettere su come vengono veramente spese le risorse analizzando che ritorno danno per i nostri territori i singoli eventi, quanti visitatori o spettatori spostano! Ha ragione il presidente della Regione Roberto Cota, programmiamo gli eventi e facciamo un azione attenta, senza sperperare, il periodo e i problemi dei piemontesi non ce lo perdonerebbero, così come non hanno perdonato chi ha promosso la mostra della scimmia nuda, mandandola a casa con il voto democratico".