Borgosesia - “Oggi abbiamo appreso con stupore e sdegno dell’ennesima bufala lanciata dal Pd sulla chiusura del punto nascite di Borgosesia. Una falsità assoluta, quella della chiusura, inventata da questa sinistra senza argomenti per tentare la solita vergognosa strada del terrorismo politico, nella vana speranza di razzolare qualche consenso. Il Pd si rassegni, con le balle non si va da nessuna parte”. Non usano mezzi termini il Consigliere regionale della Lega Nord Paolo Tiramani e il parlamentare leghista Gianluca Buonannno nel commentare l’uscita del Pd che darebbe per spacciato il punto nascite di Borgosesia a partire dal 2015.
“Il Pd ha davvero la faccia tosta se osa ancora parlare di sanità – aggiunge Buonanno - dopo che la Bresso ha lasciato come regalino sulla testa dei piemontesi un buco da 900 milioni di euro (ossia 1.800 miliardi vecchie lire), come è stato certificato dalla Corte dei Conti, dal Governo Monti e dal Governo Letta. Con tutti quei soldi ci sarebbe un punto nascite in ogni comune del Piemonte”.
“Il punto nascite di Borgosesia - spiega Tiramani - con quasi 650 parti l’anno è ben al di sopra dei limiti stabiliti dalla legge di 500 parti per le zone disagiate, al di sotto dei quali ci sarebbe la chiusura. Lo conferma la delibera del 14 marzo 2013, in cui si parla di monitoraggio sulla prosecuzione del trend positivo di parti a Borgosesia, e lo ribadisce il recente atto aziendale in cui la struttura complessa di ginecologia e ostetricia è stata confermata. Per cui non si capisce bene da che fonte il Pd abbia preso le informazione false che diffonde. Inoltre le linee guida nazionali, accettate anche dalla Sigo, descrivono come limite quello dei mille parti per situazioni generali, non per le zone come la nostra. Infatti, se mille fosse la cifra limite in Piemonte sarebbero moltissimi i punti nascite chiusi e da noi rimarrebbero soltanto Borgomanero e Novara”.
“Quello del Pd è dunque solo falso allarmismo - aggiungono Tiramani e Buonanno - con una data a casaccio, quella del 2015, che non ha senso se non quello di anticipare una eventuale futura campagna sulla sanità proprio della sinistra. Nel 2014, infatti, ci sono le elezioni comunali a Borgosesia e nel 2015 ci saranno le regionali. Giocare con le cifre a questo modo è veramente squallido. Esattamente come le scelte di chi rappresenta questo partito a livello territoriale”.
“Consiglio al Partito Democratico – conclude Tiramani – dopo avere dimostrato con il caso dei derivati sottoscritti dalla Giunta Bresso di non conoscere la lingua inglese, di iniziare a studiare anche l’italiano in modo da comprendere meglio gli atti che vengono adottati in Regione”.