Torino - “Ieri l’Antitrust ha messo nero su bianco che i nostri dubbi sulla gara relativamente all’affidamento diretto del servizio a Trenitalia erano corretti” lo dichiarano i consiglieri regionali Gilberto Pichetto, Gian Luca Vignale, Massimo Berutti, Francesco Graglia, Claudia Porchietto, Daniela Ruffino e Diego Sozzani, che nei mesi scorsi avevamo presentato un dossier sull’intesa che la Regione ha raggiunto con Trenitalia. I consiglieri fanno riferimento alla lettera, riportata anche oggi da La Stampa, che l’Autorità garante della concorrenza ha trasmesso alla Regione in merito al protocollo siglato con Trenitalia che dovrebbe portare alla definizione di un “contratto ponte” da 220 milioni di euro e dalla durata di tre anni più uno.
“Dopo anni di promesse sulla trasparenza e sul miglioramento del servizio ferroviario regionale – proseguono i consiglieri – la Regione ha consegnato a Trenitalia un vero contratto di servizio che specifica costi e durata, ma non definisce i servizi che dovranno essere garantiti. Per questo motivo avevamo espresso dubbi sulla trasparenza e sulla correttezza dell’intesa raggiunta e l’attenzione che l’Antitrust ha espressamente dichiarato riserverà alle procedure di affidamento dimostra che avevamo ragione”.
“Ci chiediamo se - concludono – dopo la comunicazione dell’Antitrust, i vari esposti da parte di molte aziende unitamente alle nostre perplessità, la giunta Chiamparino continuerà anche sul sistema dei trasporti sulla propria strada o se per una volta sceglierà il dialogo ed il confronto costruttivo. In ballo ci sono oltre 58 milioni di euro di efficienza che si potrebbero risparmiare attraverso le gare per l’affidamento dei servizi e una gestione dei trasporti che continua a creare problemi e a penalizzare i piemontesi”.