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Un investimento da 1,5 miliardi di euro per migliorare la qualità del servizio

La soddisfazione del consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) sul fronte delle politiche sanitarie

Torino - La realizzazione dei nuovi ospedali previsti dal piano di edilizia sanitaria in Piemonte porterà a un miglioramento significativo della qualità e a una diminuzione considerevole dell'età media delle strutture del servizio sanitario regionale. Lo ha sottolineato oggi pomeriggio l'assessore regionale alla Sanità in occasione dell'approvazione in Consiglio regionale del nuovo piano di edilizia sanitaria presentato dalla Giunta. In particolare, come risulta da una valutazione effettuata da Ires Piemonte, il livello di qualità strutturale medio degli ospedali piemontesi aumenterà dal 74,4 all’83 su un massimo di 100 e il grado di obsolescenza scenderà dal 70,4 al 52,1 su 100. Il piano di edilizia sanitaria comporta un investimento complessivo che sfiora gli 1,5 miliardi di euro per la realizzazione del nuovo Parco della Salute di Torino, della Città della Salute di Novara, degli ospedali unici dell'Asl To5 e del Vco, per il completamento dei lavori dell'ospedale di Verduno e del presidio della Valle Belbo, per il potenziamento delle strutture di Fossano, Saluzzo e Savigliano. Si tratta, come ha precisato l'assessore alla Sanità, di opere concretamente realizzabili, per cui le procedure necessarie sono già partite o i lavori sono già in corso. 

Per la costruzione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato con l'impegno di aumentare la quota di finanziamento pubblico nel caso in cui fossero disponibili maggiori risorse. In nessun caso, comunque, al privato spetterà la gestione della parte sanitaria. Le stazioni appaltanti dei nuovi ospedali, nella valutazione dei progetti, dovranno tenere conto della presenza di elementi di umanizzazione per i pazienti e per il personale.  Verrà data particolare attenzione alla realizzazione delle stanze di degenza e degli spazi comuni, alla presenza di adeguati spazi di accoglienza per parenti e visitatori e alla possibilità di inserire asili nido per i dipendenti. Nella valutazione dei progetti verrà anche considerato l'utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e per l'illuminazione, e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica e ambientale.

Ecco il dettaglio del piano:

Parco della Salute di Torino (1040 posti letto), investimento di 456 milioni di euro per la realizzazione degli edifici e di 113 milioni per tecnologie e arredi: 263 milioni a carico di Regione e Stato, 306 a carico dei privati;

Città della Salute di Novara (711 posti letto), 320 milioni di euro per gli edifici e 33 per tecnologie e arredi. Il contributo del privato è di 219 milioni di euro, 134 milioni sono a carico di Regione e Stato;

ospedale unico Asl To5 (434 posti letto più 62 posti "tecnici" per dialisi, culle e Osservazione breve intensiva), 225 milioni di investimento, di cui 53,9 di risorse pubbliche;

ospedale unico Vco (330 posti letto più 53 posti "tecnici"), 178 milioni di euro di investimento, di cui 43,1 di risorse pubbliche.

ospedale Alba e Bra a Verduno. L'attivazione della struttura è prevista per il mese di ottobre;

presidio sanitario territoriale Valle Belbo. Sono stati riassegnati da parte della Regione 18 milioni di euro per completare l'opera, altri 10 milioni di euro sono ottenuti con l'accensione di un mutuo da parte dell'Asl Asti;

ospedali di Saluzzo, Fossano e Savigliano. Il programma di investimenti dell'Asl Cn1 prevede 53,7 milioni di euro per il rafforzamento e l'ammodernamento dei tre presidi. Nel 2018, a completamento delle risorse dell'Asl, la Regione mette a disposizione 10 milioni di euro.

Ancora un decisivo traguardo raggiunto da Regione Piemonte sul fronte delle politiche sanitarie con l’approvazione, in Consiglio Regionale, della delibera sugli interventi di edilizia sanitaria sulla rete ospedaliera tra cui il Parco della salute e della scienza di Torino, la Città  della salute e della scienza di Novara e l’Ospedale Unico Asl Vco. “Una pianificazione che cambierà profondamente l’offerta ospedaliera regionale consentendo servizi di qualità maggiore e contestualmente il contenimento della mobilità passiva” spiega Domenico Rossi, Presidente della Commissione Sanità a Palazzo Lascaris. Un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi di euro, quello previsto dalla delibera, per la realizzazione di opere pubbliche che oltre a rinnovare buona parte degli ospedali piemontesi, rappresenta anche un importante volano economico per il territorio. “In quest’ottica - aggiunge Rossi - ho presentato un Ordine del Giorno finalizzato a dare indicazioni alle stazioni appaltanti affinché venga previsto l’inserimento nei bandi di gara di elementi incentivanti l’utilizzo di materiali riciclati”. Nel documento allegato alla delibera di consiglio si ricordano le direttive della Comunità Europea e le indicazioni contenute nell’articolo 13 della legge regionale 23/2016 sulla disciplina delle attività estrattive. “Il riciclo dei rifiuti inerti - precisa Rossi, primo firmatario della legge sulle cave - da un lato garantisce maggiore salvaguardia del territorio, limita lo smaltimento in discarica e l’apertura di nuove cave, dall’altro comporta dei vantaggi per le imprese che contengono i costi. E’ noto, infatti, come il mercato dei materiali riciclati sia fermo nonostante le caratteristiche tecniche garantiscano, in alcuni casi, le medesime prestazioni del materiale naturale. Il ciclo del contratto pubblico deve essere anche l’occasione per incentivare pratiche maggiormente ecologiche, riducendo il consumo di territorio e promuovendo pratiche di economia circolare”.