Verbania - "Nei prossimi giorni valuteremo compiutamente i danni proprio per vedere se ci sono le condizioni per poter chiedere a Roma lo stato di calamità per Verbania e le altre località del VCO colpite dal nubifragio. Farò personalmente un sopralluogo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che nei prossimi giorni si recherà in visita nelle zone colpite dal nubifragio.
"È indubbia l’eccezionalità dell’evento atmosferico che si è verificato sabato sera in particolare in alcune zone di Verbania e a Baveno - scrive il presidente del gruppo Pd in Regione, Aldo Reschigna - Lo scenario che si è manifestato domenica mattina ha reso a tutti evidente la gravità della situazione. Rispetto alla situazione verificatasi nel nostro territorio credo sia opportuno individuare percorsi e obiettivi chiari. Il primo percorso è quello dell’esatta quantificazione dei danni pubblici e privati e la puntuale verifica di tutto ciò che non è coperto da polizze assicurative. In secondo luogo occorre un intervento urgente che ripristini il sistema dei parchi e dei giardini che è elemento fondamentale dell’offerta turistica del lago Maggiore. Le drammatiche situazioni in cui versano il giardino botanico di Villa Taranto e Villa San Remigio sono priorità urgenti che vanno affrontate non dimenticando che Villa Taranto è di proprietà dello Stato e che Villa San Remigio appartiene alla Regione Piemonte e che, quindi, degli interventi indispensabili e urgenti devono farsi carico le due proprietà e non certo gravare sulle tasse dei cittadini aumentando l’accise sui carburanti. Faccio questa considerazione perché è bene non dimenticare che l’unica conseguenza della dichiarazione dello stato di calamità sarebbe proprio la possibilità per la Regione di aumentare l’accise sulle benzine per finanziare gli interventi di ripristino. Ma già quest’anno sia lo Stato sia la Regione hanno applicato incrementi delle accise sulle benzine e questo sistema non può costituire l’unico strumento a cui ricorrere in quanto viene fatto pagare ai cittadini ed è un incremento che durerebbe nel tempo. Per il giardino botanico Villa Taranto deve essere chiesto al Governo di finanziare gli interventi di recupero, vista la proprietà statale, o di autorizzare l’Ente Giardino a fare tutti gli interventi necessari scomputando gli investimenti dai canoni di concessione che l’Ente versa allo Stato. Rimane poi il problema dei danni all’arredo pubblico che devono essere quantificati e sui quali ricercare le soluzioni di intervento tra Stato, Regione ed enti locali. Chiedo anche di verificare, rispetto agli interventi privati non coperti da assicurazione, la possibilità di usare fondi rotativi che consentano il finanziamento ai privati senza interessi dei danni subiti. Faccio queste proposte considerando il fatto che un ulteriore incremento delle accise sui carburanti, conseguenza unica della dichiarazione dello stato di calamità, non può essere la prima soluzione da cui partire ma semmai l’ultima a cui giungere per evitare prelievi forzosi sui cittadini destinati a durare negli anni".