Castellanza - Il 14 novembre la sede di Castellanza della LIUC – Università Cattaneo ospiterà la Cerimonia di Premiazione della quarta edizione de “I Fuoriclasse della scuola”, il progetto dedicato alla valorizzazione degli studenti eccellenti, nato nell’ambito del Protocollo di intesa tra la Fondazione per l’Educazione Finanziaria al Risparmio e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e realizzato con il sostegno del Museo del Risparmio, dell’Associazione Bancaria Italiana e di Confindustria.
La quarta edizione segna il record di raccolta delle Borse di Studio con una progressione che testimonia il crescente interesse delle aziende, nel corso del tempo, per questa iniziativa: 90mila euro e 45 borse di studio nel 2016; 88mila euro e 44 borse nel 2017; 132mila euro e 66 borse nel 2018; 146mila euro e 78 borse nel 2019. In totale, nei suoi quattro anni di vita, il progetto ha devoluto ai giovani di talento 464mila mila euro e 233 Borse di Studio.
Tra le eccellenze di quest’anno anche due studenti dell’I.T.T. “Giacomo Fauser” di Novara: si tratta di Mattia Cattaneo, 1° classificato nella Gara nazionale per gli alunni degli istituti professionali e tecnici/Settore Trasporti e Logistica; e Davide Mor, 5° classificato alle Olimpiadi di Informatica.
“I Fuoriclasse della Scuola” valorizza gli studenti eccellenti non solo con premi in denaro, ma anche con la partecipazione ad un esclusivo Campus di educazione finanziaria organizzato dal Museo del Risparmio e da LIUC Università Cattaneo dal 12 al 14 novembre 2019. Questa esperienza, unica nel suo genere, ha l’obiettivo di dotare i giovani talenti di competenze economiche di base attraverso l’interazione con accademici del mondo dell’economia, imprenditori e gli strumenti multimediali del Museo, nonché di approfondire l’approccio alla gestione sostenibile delle risorse per lo sviluppo individuale e sociale.
Grazie al supporto di Confindustria i ragazzi potranno concludere il Campus presso la LIUC Università Cattaneo di Castellanza, centro di eccellenza nel panorama accademico nazionale anche per le opportunità internazionali e le relazioni con le imprese e con le istituzioni. Il progetto, la cui Cerimonia di Premiazione ha ricevuto in tutte le scorse edizioni la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica, si pone l’obiettivo non solo di coinvolgere un numero sempre maggiore di sostenitori per premiare quanti più giovani talenti possibile, ma anche quello di mettere in comunicazione gli alti potenziali della scuola con il mondo delle imprese per favorire la crescita del “Made in Italy” anche in termini di capitale umano e con un’attenzione particolare alla parità di genere. Come dimostrano le storie di Vittoria e Mattia, due “Fuoriclasse” premiati in questa edizione: Vittoria Altomonte, studentessa al secondo anno del Liceo Scientifico Euclide di Bova Marina (RC) e Finalista del progetto “Fuoriclasse della Scuola” organizzato e promosso dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio di ABI, ha partecipato alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia tenutesi a Colombo in Sri Lanka, dove è arrivata vincendo le fasi di qualificazione alle Olimpiadi Nazionali di Astronomia svoltesi a Bari dal 18 al 20 aprile 2018. Un traguardo che rende orgogliosa l’Italia in un ambito che, però, spesso risulta poco conosciuto. L’astronomia collega più discipline diverse e apre mondi (anzi, universi) inaspettati e meravigliosi, regolati da leggi e processi fisici che sono frutto di anni e anni di studi e di errori. Si aggiunge alla lista dei giovani “Fuoriclasse”, studenti brillanti e con una marcia in più, anche Mattia Arundine, studente del liceo classico Alfonso Gatto di Agropoli (SA) e Finalista del progetto “Fuoriclasse della Scuola” organizzato e promosso dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio di ABI, che ha conquistato la medaglia di bronzo alle olimpiadi della fisica svoltesi a Tel Aviv, in Israele. Il giovane agropolese insieme ad altri quattro ragazzi rappresentava l’Italia ed era l’unico della delegazione proveniente dal meridione. Un risultato importante se si pensa che erano ben 78 i paesi in gara.
L’Italia è uno dei pochissimi paesi al mondo a disporre di una filiera di prodotto completa nel settore aerospaziale in qualità di terzo finanziatore dell’Agenzia Spaziale Europea e prima per numero di astronauti (quattro) dell’attuale European Astronaut Corps. A livello economico, le attività oltre l’atmosfera muovono 383,5 miliardi di dollari a livello globale. In Italia, le circa 250 imprese del settore danno lavoro a 6300 persone (+3% degli occupati dal 2014) e nel 2017 hanno prodotto un fatturato di 1,9 miliardi di euro. A tal proposito, infatti, uno studio effettuato dall’Asi con il dipartimento di Economia dell’Università di Roma Tre afferma che ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio. Insomma, ovunque nel mondo è facile trovare un italiano che si occupi di spazio.