Borgomanero - Presso la sede EnAIP di Borgomanero, si tengono da diversi anni, corsi rivolti a giovani con disabilità. con finalità formativo- orientative nell’ottica della preparazione ad un inserimento lavorativo mirato. Nel realizzare questi percorsi, viene prediletta una metodologia didattica attiva, che mira a stimolare nei partecipanti l’autonomia e l’autostima, attraverso la sperimentazione della loro capacità di raggiungere risultati positivi e la scoperta di abilità non ancora valorizzate.
Tino Bettini, artista che opera prevalentemente con il poliuretano espanso, insieme alla dottoressa Anita Cane, pedagogista, hanno messo a punto una metodologia che propone percorsi artistico-formativi. Insieme conducono il “ Laboratorio di gommapiuma”, dove i ragazzi vengono guidati nella creazione di opere la cui realizzazione prevede un appropriato apprendimento delle tecniche di lavorazione e un affinamento delle abilità manuali.
I ragazzi che seguono il corso possono, attraverso le attività proposte dal laboratorio, migliorare le proprie abilità pratiche, la manualità fine, il coordinamento oculo-manuale, la concentrazione, l’organizzazione. Imparano ad ascoltare con attenzione le indicazioni tecniche, ad eseguire sequenze lavorative con precisione, ad utilizzare attrezzature specifiche. Ma non solo. Ogni opera realizzata è frutto di un processo che, attraverso la scoperta della propria creatività, porta al rafforzamento dell’identità e dell’autostima. Il laboratorio diventa il luogo dove le esperienze di vita prendono forma, e dove i propri vissuti vengono riconosciuti, si sperimenta con i materiali e con le parole, si inventano storie, si compongono poesie e tutto prende una forma molto concreta grazie alla gommapiuma. Per raccontare le proprie storie, a volte si utilizzano tecniche di scrittura creativa che aiutano nell’espressività. Dopo aver vissuto queste esperienza e visto i risultati, è necessario pensare a spazi espositivi idonei a dare visibilità alle creazioni artistiche, che non devono rimanere al chiuso del laboratorio, ma devono essere viste, per diffondere presso la collettività il riconoscimento e il rispetto della differenza.