Novara - Da criticità urbane, portatrici di marginalità e generatrici di conflitti le periferie contemporanee si evolvono – per chi sa guardarle con occhi nuovi – in componenti significative per la trasformazione delle città. E Novara, in questo, non fa eccezione. Da “eresie” resistenti al paradigma della città competitiva, diventano avanguardie resilienti di un nuovo paradigma che usa la flessibilità, la diversità e la liquidità come categorie del progetto urbano. E’ proprio dalle periferie, infatti, che può ripartire una città che riattivi i suoi capitali sociali, territoriali e culturali. L’impegno nell’affrontare la questione della riqualificazione delle periferie – spaziali, sociali o economiche – trova quindi un nuovo impulso nel non limitarsi ad un loro recupero fisico, agendo invece sulla loro più complessiva capacità rigenerativa di tessuti sociali e spaziali. In questo contesto nasce il progetto “28100 - NO ai luoghi comuni”, ideato da Enaip Piemonte e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus e Acli provinciali di Novara. Un progetto culturale, sociale e artistico che si propone di raccontare le periferie novaresi attraverso la fotografia sperimentale, capace di sovrapporre immagini e grafica, luoghi e persone: una mescolanza di elementi in grado di rappresentare la multiculturalità e il valore intrinseco alla diversità di zone troppo spesso considerate marginali e depresse.
Il progetto (formativo e culturale) è rivolto alle periferie ma, soprattutto, ai ragazzi che le abitano, protagonisti dell’iniziativa, affinché possano percepire l’arte come un’opportunità di riscatto e un mezzo per elaborare il proprio vissuto, acquisendo consapevolezza di sé e del proprio potenziale creativo. L’arte entra, così, nel tessuto sociale e diviene messaggio di possibilità e strumento d'inclusione, capace di trasformare le diversità in valore aggiunto.
Il progetto si è aperto, venerdì 12 febbraio, con una lezione di street photography tenuta da Mattia Leonardi, fotografo freelance e Laura Calgaro, graphic designer dell’Ufficio Comunicazione di Enaip Piemonte.
Seguirà, in classe, uno studio delle periferie (nello specifico del quartiere di Sant’Agabio), mentre nel mese di aprile (situazione sanitaria permettendo) si svolgeranno le uscite per realizzare un “reportage di quartiere” in cui gli alunni iscritti al III anno del corso di “Operatore Grafico Ipermediale”, si immergeranno nelle periferie per osservarle e raccontarle attraverso i loro occhi con macchine fotografiche e smartphone, per dare vita ad un progetto social su Instagram e a una mostra fotografica che sarà inaugurata nel mese di maggio.
Le foto saranno sottoposte ad un processo di postproduzione e affiancate da testi scritti “ad hoc”, al fine di creare delle vere e proprie “opere d’arte contemporanee” in grado di valorizzare Novara quale luogo di integrazione, relazione e creatività.
Gli studenti avranno, così, modo di conoscere e valorizzare il territorio che abitano, aumentando il proprio senso di autostima, di responsabilità e le proprie capacità professionali.
“Abbiamo scelto di sostenere questo progetto – commenta il Presidente della Fondazione Comunità Novarese Cesare Ponti – perché coinvolge direttamente e profondamente i giovani, inserendoli in un contesto di sperimentazione e di impegno e perché vuole raccontare il nostro territorio, anche in quegli scorci meno noti e, solo apparentemente, meno interessanti. Il risultato sarà un prodotto originale, realizzato dai ragazzi e utile a cittadini, turisti e ad appassionati di fotografia che avranno, così’, un nuovo strumento per guardare la città. In questo periodo storico i giovani si trovano in profonda difficoltà; per questo ogni attività che li può impegnare e coinvolgere, in maniera positiva, è fondamentale”.
“Questo progetto ci rende orgogliosi - aggiunge Barbara Bolchini, Direttrice del CSF Enaip di Novara - perché, come scuola, ci vede collaborare in modo attivo alla promozione del territorio, insieme ad un soggetto prestigioso come la Fondazione. Per i nostri studenti, inoltre, sarà un’occasione importante per sperimentarsi sul campo, per farsi conoscere e per dimostrare il proprio talento grafico e artistico”.