Novara - La pioggia non ha fermato il popolo di ABCDono e i mille colori di ABCday hanno vinto sul grigio del cielo. Sabato 20 maggio, si è svolta la prima edizione di ABCDay, evento finale del primo anno del progetto ABCDono (www.abcdono.it) promosso e realizzato da Fondazione Comunità Novarese onlus, nato per diffondere la Cultura del Dono tra gli alunni della scuola primaria. In un Salone dell’Arengo “vestito a festa” con scenografie e allestimenti a tema, i piccoli (e grandi) partecipanti hanno ascoltato con attenzione e gioia le letture animate di Alessandro Barbaglia che ha proposto tre brani dell’inedito racconto “Oscar Opeiro e il dono del nome infinito”, scritto dall’autore “Premio Strega Ragazzi”, appositamente per il progetto.
“Ripeto sempre che le storie, a mio avviso, sono democratiche - dichiara Alessandro Barbaglia - nel senso che tutti se le possono permettere. Basta uno spunto per accendere la fantasia dei bambini ed è quello che ho cercato di fare con questo racconto. Mi sono chiesto quale sia il primo dono che riceviamo da piccoli e alla fine mi sono risposto che è proprio il nostro nome. Io mi chiamo così, ma sarei un altro se mi fossi chiamato diversamente? Promuovere la cultura del dono significa stare vicini, insieme, come oggi, come una comunità ed evocare la meraviglia. Ciascuno di noi può farlo”.
L’illustratrice Valeria Belloro ha incantato i presenti con illustrazioni live, ideate per mostrare ai più piccoli come nascono i personaggi delle storie e come si animano attraverso la moderna tecnologia, dando vita a scenari davvero magici.
Grande successo anche per i laboratori gestiti dal Dipartimento Educativo del Museo Maga di Gallarate che hanno portato i piccoli partecipanti a costruire singoli (e coloratissimi!) elementi di una maxi galassia di comunità che, man mano, si è costruita sotto i portici del Broletto.
Nell’area al coperto vicino all’ingresso della Galleria Giannoni, spazio anche ai piccolissimi che hanno potuto colorare, nell’area disegno libero, tracce prestampate di alcuni dei personaggi del racconto di Oscar Opeiro e poi portarle a casa, come ricordo. Nei pressi anche il punto informativo della Fondazione e l’esposizione degli otto “scrapbook” (diari di bordo) su cui le classi hanno lavorato che oggi contengono spunti, attività e input dei bambini e che sono stati “adottati” dagli otto grandi ABCDonors (Ponti, Esso italiana, Sarpom, Esseco, Mirato, Igor, Colines e Consorzio Mutue).
Attesi, dall’associazione CreAttivi (che, insieme al Museo Maga di Gallarate ha realizzato il percorso didattico in classe basato sulle sei parole chiave inerenti alla Cultura del Dono), in un punto dedicato, anche gli/le insegnanti interessati/e al progetto che hanno potuto ottenere le informazioni utili per introdurre ABCDono nelle proprie classi.
L’evento è stato impreziosito dalla disponibilità dei volontari di Associazione IdeaInsieme di Novara, Fondazione Apri le Braccia di Galliate, Associazione “Amici dell’Ist. E. Fermi” di Arona, A.S.D Polisportiva San Giacomo di Novara, L’Ontano – La Cà di Asu aps di Olengo, Oratorio di Briga Novarese e Centro Gazza Ladra di Invorio.
“Siamo molto felici di questa giornata – commenta il Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – è stata una bellissima festa in cui abbiamo visto bambini appassionati partecipare con gioia e con amicizia. Sia da piccoli, sia in età adulta, se ci pensiamo, l’amicizia è uno dei doni più preziosi che si possano donare e ricevere. L’obiettivo di oggi era quello di mostrare alle famiglie e alla comunità un metodo educativo che abbiamo sperimentato quest’anno nelle classi e che è stato accolto ovunque, con entusiasmo. Questo primo anno è stato un esperimento, un anno di semina. Ora dobbiamo continuare, tutti insieme, a coltivare questo terreno così che, nel tempo, possa restituire un buon raccolto. Crediamo che la scuola, oggi, oltre ad una formazione in termini di contenuti, debba fornire anche un’educazione emotiva che stimoli i giovanissimi ad essere, per prima cosa, un dono per gli altri e il progetto ABCDono nasce e vuole crescere proprio per questo”.