Novara - “Disponibili ad aprire un dialogo con presidi, insegnanti, studenti e famiglie riguardo la possibilità per alcune scuole superiori novaresi di abbandonare la settimana corta, tornando a lezione anche il sabato”. Il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi, e la consigliera delegata all’Istruzione, Emanuela Allegra (nella foto), rispondono con apertura all’appello di alcuni docenti del classico-linguistico Carlo Alberto di Novara e dell’ex preside Paolo Fratta: “La settimana corta è stata introdotta tre anni fa per risparmiare risorse, in particolare sul trasporto pubblico e sul riscaldamento degli edifici. La rimodulazione dell’orario ha richiesto ai ragazzi e agli insegnanti adattamenti che in alcuni casi hanno probabilmente penalizzato la didattica, con ritmi ed orari giornalieri più stressanti, soprattutto per gli studenti residenti nei paesi costretti a pranzare fuori casa per effettuare i rientri pomeridiani. Dopo una prima fase delicata, tuttavia, l’orario su cinque giorni è stato metabolizzato, trovando anche molti sostenitori, sia tra i ragazzi felici di stare a casa il sabato, sia tra il corpo docente e i genitori. Se ora alcune scuole desiderano tornare all’orario su sei giorni siamo pronti ad ascoltare i Consigli di Istituto e le rappresentanze studentesche, per mettere sul piatto pro e contro dati alla mano: le criticità di bilancio della Provincia come è noto non sono migliorate e, anche se le scuole decidessero di contribuire, sarebbe necessario raggiungere una sinergia tra i diversi Istituti superiori per poter quantomeno coordinare il trasporto pubblico: inserire corse scolastiche il sabato solo per gli studenti di una o due scuole, con le risorse attuali, significherebbe limitare il servizio nei giorni infrasettimanali. Il nostro obiettivo è trovare il miglior equilibrio tra esigenze didattiche e servizi”.