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CAMPUS NOVARA: UN ALTRO PASSO VERSO L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI

Novara - I lavori di costruzione del nuovo campus universitario di Novara non si arrestano durante l’estate. La scorsa settimana, presso il cantiere nel complesso universitario “Perrone”, si è riunito il gruppo di progettazione per celebrare il termine dei montaggi delle strutture metalliche del corpo C, destinato interamente alla didattica con al realizzazione di 26 aule (tra i 30 e i 300 posti) per la Facoltà di Economia e la Facoltà di Medicina Chirurgia e Scienze della Salute.
Erano presenti il responsabile del procedimento dell’Università del Piemonte Orientale, architetto Claudio Tambornino, il capogruppo architetto Rossi, il direttore generale dei lavori P. Simonetti, i progettisti architettonici arch. Di Blasi, Trevisan, Cagnoni (direttore operativo pad. O), Grioni (direttore operativo pad. C), il progettista delle strutture, direttore operativo e responsabile sicurezza ingegner Tricarico, i progettisti degli impianti con il dottor Viero oltre a soci e collaboratori: arch. Martinelli, ing. Azzali, arch. Parino, arch. Tarabella, ing. Arucci, ing. Zambelli, ing. Tarabini, geom. Parenti, ing. Peonia, geom. Marzinotto.
La struttura in acciaio, larga 18 metri e lunga oltre 100, è una delle più importanti e imponenti destinate ad uso universitario ed è stata progettata con i criteri antisismici secondo le muove normative “NTC 2008”. Il quantitativo di acciaio utilizzato per le strutture del corpo C è pari a oltre 370 tonnellate. L’edificio verrà completato con sistemi innovativi nei componenti edilizi.
La rapida evoluzione verso nuove forme di didattica e comunicazione impone l’adozione di criteri di ampia flessibilità nell’assetto organizzativo degli edifici. In questo senso, il progetto del Padiglione C si propone di realizzare un contenitore architettonicamente caratterizzato, ma anche dotato di una grande flessibilità che consenta una facile trasformabilità del taglio delle aule a fronte di un cablaggio completo e di una altrettanto semplice adattabilità del sistema impiantistico.
Da un punto di vista architettonico il padiglione sarà composto da un doppio involucro: quello più esterno, murario, che riprende nei due lati lunghi lo stile e i principali elementi decorativi della facciata del Padiglione A (attualmente in uso); quello più interno, figurativamente e strutturalmente autonomo, in metallo, con pilastri in HEA, travi forate e capriate composte in acciaio.