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Conclusi i laboratori sul metodo analogico Bortolato

L'iniziativa era a cura degli studenti del liceo scientifico Carlo Alberto alla scuola dell’infanzia San Giuseppe di Novara

Novara - Conclusi i laboratori tenuti dagli studenti del liceo scientifico Carlo Alberto alla scuola dell’infanzia San Giuseppe di via Gorizia a Novara. Come da programma i liceali sono diventati maestri per i piccoli scolari della materna, alla prese con i primi rudimenti della matematica. Numeri e piccole operazioni spiegate attraverso il metodo analogico Bortolato, modalità pedagogica sempre più usata in Italia basata sulle capacità naturali dei bambini e sull’applicazione concreta della matematica. L’esperimento ha coinvolto due classi dello scientifico annesso al Convitto Carlo Alberto, inserite nel progetto «PiIL – Percorsi Integrati di Inclusione e Lavoro» dell’associazione Territorio e Cultura di Novara, che sperimenta una versione“arricchita” dei Pcto (i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento che sono andati a sostituire l’alternanza scuola-lavoro) volta a promuovere esperienze di gruppo di cittadinanza attiva e capace di sostenere le cosiddette competenze trasversali dei ragazzi. “Un’esperienza entusiasmante” dicono gli studenti del liceo scientifico Carlo Alberto.“Non ho dimestichezza con i bambini – racconta Federico Gallo della 3F – Ma sono riuscito lo stesso a rapportarmi con loro e li ho trovati molto preparati”. Concorda la compagna di classe Johanna Lamm: “Al primo laboratorio eravamo un po’ intimoriti perché non sapevamo come comportarci ma, una volta rotto il ghiaccio, abbiamo cominciato a parlare di tutto e loro stessi si offrivano volontari per i giochi. Inoltre, come ci aveva detto il nostro preside (il dirigente scolastico Nicola Fonzo, NdR), abbiamo potuto vedere quanto è importante apprendere la matematica fin da piccoli”.

Alla scuola dell’infanzia San Giuseppe, diretta da Raffaella Pasquale, l’utilizzo del metodo analogico Bortolato è già una realtà consolidata. “Siamo sempre molto attivi con progetti innovativi” sottolinea Giuse Gambini dell’amministrazione dell’istituto legato alla parrocchia di San Giuseppe, che ospita 86 bambini in tre classi della scuola dell’infanzia, nel micronido e nella sezione primavera. “Oltre che nei laboratori mettiamo in pratica la matematica anche nelle altre attività, mettendo a punto delle varianti ad hoc per la ginnastica e per il gioco in salone” aggiunge la docente Giusi Dalla Giovanna.

I laboratori sperimentali con i ragazzi del liceo hanno suscitato interesse anche nei genitori dei piccoli allievi della scuola dell’infanzia San Giuseppe. “Questo metodo giocoso ci piace, perché a casa i bambini parlano di giochi e non di matematica” dicono da più parti mamma e papà.Qualche bimbo ha cominciato a mettere in riga le scorze del pistacchio per formare la linea del 100, qualcun altro ha cominciato a fare addizioni e sottrazioni entro il 10 a mente, qualcuno ha fatto scaricare la App con i giochi del metodo Bortolato. Tutti sembrano aver preso la matematica come un gioco ed hanno dimostrato grande affetto ai ragazzi che hanno condotto i laboratori.

Il progetto “PiIL – Percorsi Integrati di Inclusione e Lavoro”, sostenuto da Fondazione Crt e coordinato da Davide Servetti e Giacomo Balduzzi, è attualmente in corso di realizzazione in tre scuole della provincia di Novara (Iti Omar, Istituto Convitto Carlo Alberto ed Iis Biagio Pascal di Romentino). Sono coinvolti in totale circa 120 alunni, suddivisi in sei classi. Altrettante classi degli stessi istituti sono inserite in un programma di monitoraggio e valutazione del progetto, condotto da Università del Piemonte Orientale ed Università degli Studi di Pavia. In ogni istituto superiore sono state avviate iniziative diverse, caratterizzate dal lavoro in gruppo, dal coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e del territorio e dalla realizzazione di un progetto di utilità collettiva. Tutte esperienze volte a far crescere i ragazzi. E proprio con questa convinzione Modus Operandi, agenzia di comunicazione integrata che ha spesso collaborato con Territorio e Cultura, ha deciso di omaggiare recentemente l’associazione con un regalo speciale: un albero piantato attraverso il progetto Treedom a Kisii in Kenya e battezzato “Progetto PiIL”, in onore dell’ultimo progetto portato avanti dall’associazione.

Territorio e Culturaè un’associazione attiva da quasi 10 anni a Novara e nella provincia con interventi diretti a sperimentare modalità originali e innovative di azione sociale a favore delle persone e della comunità, in collaborazione con le istituzioni, le associazioni di categoria e tutte le realtà vitali del territorio. Già in passato l’associazione si era occupata di giovani generazioni e percorsi di formazione lavoro con il progetto CivicNEET, a favore di ragazzi né studenti né lavoratori seguiti in percorsi di tirocinio,realizzatograzie a Garanzia Giovani, con il patrocinio della Regione e il sostegno della Fondazione Cariplo.