Novara - "Come abbiamo rimarcato più volte, i diritti dei ragazzi all’interno della scuola vengono prima di tutto". Il consigliere delegato all’Istruzione Andrea Crivelli ricostruisce quanto l’Amministrazione della Provincia di Novara ha fatto, nel periodo di chiusura delle scuole dal momento dell’inizio dell’emergenza Corona virus e finché lo stesso non terminerà, "a favore degli studenti disabili che rientrano nei progetti di assistenza scolastica affinché questi alunni non restassero senza l’assistenza degli educatori che abitualmente li seguivano in classe. Ogni passo – spiega il consigliere - ha tenuto conto della situazione epidemiologica ed è stato condiviso sia con le scuole superiori di nostra competenza, sia anche coinvolgendo le organizzazioni sindacali a garanzia degli operatori che svolgeranno un servizio a distanza mai svolto prima. La Provincia si è attivata fin dai primi giorni dell'emergenza consigliando l'adozione del Fis nel periodo di organizzazione delle nuove modalità di servizio e diramando indicazioni già il 6 marzo: il riscontro dai dirigenti scolastici, impegnati a organizzare la didattica a distanza dei docenti, ha permesso l'attivazione dell'attività a distanza degli educatori che lavorano con i ragazzi con disabilità già verso la fine del mese di marzo".
La situazione si è ulteriormente evoluta "nel momento, ovvero poco prima di Pasqua, in cui il ministro all’Istruzione ha definito in maniera certa il termine dell’anno scolastico e la data degli esami di maturità, fatto – ricorda il consigliere – che ha fornito al nostro Ente la garanzia dei trasferimenti a copertura dell’assistenza scolastica. Questo ci ha permesso di definire con i dirigenti anche un monte ore il più possibile vicino al cento per cento in base alle singole esigenze dei ragazzi, dal momento che si lavora caso per caso e che bisogna anche considerare la volontà delle famiglie di accedere o meno al servizio a distanza, visto che, al momento, non è ancora possibile far lavorare gli operatori in presenza. Proprio per garantire un servizio studiato e organizzato al meglio possibile, abbiamo riconosciuto due volte un "una tantum" di quindi ore per ogni operatore al fine di coordinare e programmare le attività; questo sarà prorogato anche dopo il 3 maggio se la sospensione delle attività didattiche in presenza, come immaginiamo, proseguirà. Una circolare del Ministero dell'Istruzione e una nota regionale, successive agli atti da noi adottati, hanno fornito indicazioni analoghe e quelle che la Provincia di Novara aveva precedentemente già fornito – annuncia a conclusione il consigliere -; è un grande motivo di orgoglio aver anticipato i tempi e garantito anche in questa difficile situazione che gli studenti con disabilità della nostra provincia e le loro famiglie non rimanessero soli e potessero fruire di un servizio di eccellenza".