Share |

DAL MIUR OTTIME NOTIZIE PER L’UPO

4 NUOVE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA E 7 POSTI IN PIÙ

Novara - È dello scorso 16 maggio il decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla Formazione medica specialistica, che stabilisce il numero di Scuole di Specializzazione di area medica – e i relativi posti – per l’anno accademico 2015/2016. Si tratta di ottime notizie per l’Università del Piemonte Orientale che vede aumentare sia il numero di Scuole che il numero di posti assegnati.

Le scuole di specializzazione dell’UPO passano da 12 a 16: Endocrinologia e malattie del metabolismo (1 posto), Geriatria (2 posti), Medicina fisica e riabilitativa (2 posti) eOncologia medica (1 posto) vanno ad aggiungersi alle altre scuole già attive. Il numero complessivo di posti aumenta da 59 a 66, poiché i posti per Medicina interna passano da 5 a 6.

Rimangono invariate le 6 scuole aggregate all’Università di Torino, con 27 posti disponibili, uno in più rispetto allo scorso anno (per la scuola di Urologia). Nella tabella il dettaglio di tutte le scuole.

Piena soddisfazione dai vertici dell’Ateneo; il presidente della Scuola di Medicina di Novara Giorgio Bellomo ha così commentato la decisione ministeriale: «Sono veramente felice e desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questi risultati. Li interpretiamo come il meritato riconoscimento per il continuo lavoro svolto da tutto il personale per far crescere la nostra Università e la nostra Scuola di Medicina».

«Questo risultato – ha aggiunto il professor Bellomo – da un lato va a riempire di ulteriori e prestigiosi contenuti l’erigenda Città della Salute e della Scienza; dall’altro rappresenta un significativo passo avanti verso la differenziazione della offerta sia formativa che assistenziale per tutto il territorio del Piemonte Orientale. Non nascondo, tuttavia, un certo rammarico per la non attivazione di altre Scuole di Specializzazione in ambiti in cui possiamo offrire assolute eccellenze quali l’Ematologia, l’Ortopedia, l’Igiene, ma interpreto quanto successo come un primo passo verso il pieno riconoscimento di quanto la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale può offrire».