Novara - La giornata di sabato 7 giugno 2014 rimarrà a lungo nella memoria delle persone che parteciperanno al primo Graduation Day dell’Università del Piemonte Orientale. Sono già moltissimi i laureati che hanno confermato la loro presenza e che sfileranno per le vie del centro di Novara accompagnati dai loro amici e familiari. Un grande momento di aggregazione e di festa che l’Università regala ai suoi laureati, alla città di Novara e a tutto il Piemonte orientale. Molti laureati, infatti, giungeranno con dei pullman messi a disposizione dall’Ateneo sia da Alessandria sia da Vercelli, le altre due città sede dell’UPO.
Il programma del Graduation Day scatterà alle 10.30, con il lungo corteo che si muoverà dal Complesso Universitario “Perrone” accompagnato dall’Orchestra dell’Università del Piemonte Orientale. Il percorso prevede il passaggio lungo tutta Via Perrone, la svolta in Corso Mazzini verso il Municipio – dove il sindaco Andrea Ballarè si unirà ai laureati – e l’ingresso al Broletto passando per Corso Italia. Nel Broletto, dalle 11.15, interverranno il Rettore, il Sindaco e un’ospite d’eccezione che rivolgerà ai laureati il proprio saluto benaugurale, il giovane musicista israeliano Omer Meir-Wellber che a soli 32 anni viene considerato uno dei più talentuosi direttori d’orchestra sulla scena internazionale. Dopo gli interventi e i brani musicali intonati dall’Orchestra i laureati coloreranno il Broletto con un gesto che si rifà alla tradizione anglosassone delle proclamazioni di laurea: il lancio del tocco.
Il Graduation Day rinnova la tradizione della Festa del Laureato, che gli ex studenti UPO hanno imparato a conoscere negli anni passati. «Con questo evento – ha detto il rettore Cesare Emanuel – l’Università vuole aprirsi alla comunità in cui vive e coinvolgere in maniera tangibile e gioiosamente rumorosa i luoghi in cui, ogni giorno, studiano e crescono i nostri studenti. L’Ateneo, in questo modo, persegue la sua terza missione, quella dell’impegno sociale e della disseminazione della conoscenza, e ringrazia la Città che lo ospita e che interagisce quotidianamente e proficuamente con esso. Per questo motivo si considera il Broletto, simbolo della città, il luogo più idoneo a ospitare l’evento».