Novara - È iniziato mercoledì 25 maggio il ciclo di conferenze organizzate dal Convitto Nazionale “Carlo Alberto” di Novara con un relatore d’eccezione, Mimmo Candito, ex corrispondente di guerra e penna del giornale “La Stampa” dal 1970. L’incontro, in collaborazione con l’associazione “Attivalamente e il corpo”, è stato introdotto dal Dirigente Scolastico Nicola Fonzo che, nell’aula magna del Convitto, ha illustrato l’importanza di aprire la scuola alla città offrendo agli studenti l’opportunità di incontrare esperienze professionali esterne. La parola è passata a Raffaella Pasquali, vicepresidente di Attivalamente e il corpo, da anni impegnata nel sostenere studenti e insegnanti aiutandoli ad affrontare le quotidiane difficoltà e spronandoli a trovare la forza di reagire. Una forza che di certo non è mancata a Mimmo Candito per combattere il tumore da cui è stato colpito nel 2005. Proprio questo argomento è stato approfondito dal giornalista, nel tardo pomeriggio di mercoledì, per dimostrare che «ce la si può fare a superare con forza l’insuperabile». Candito ha presentato, ai ragazzi del Carlo Alberto e agli altri partecipanti, il suo ultimo libro, “55 vasche”, in cui nella cornice del tumore colloca la sua storia di reporter di guerra per 40 anni. L’autore ha spiegato che, quando i medici non gli diedero speranze di sopravvivenza, reagì attaccandosi alla vita. Tanti i temi toccati dal giornalista durante l’incontro: dalla tragedia della guerra all’importanza di fare giornalismo per promuovere l’informazione, dal racconto di aneddoti personali all’importanza che l’attività fisica ha rivestito nella sua vita. La conferenza si è chiusa lasciando spazio alle domande del pubblico, toccato da viva commozione. Il prossimo appuntamento di “Il Convitto incontra…” è fissato a settembre quando verrà presentata il numero monografico di “Novara è” interamente dedicato al Convitto. Per l’occasione, il Carlo Alberto aprirà le porte ai visitatori per far conoscere i suoi storici locali sedi di una temporanea mostra di tele provenienti dalla sala del vescovado di Novara. È, poi, previsto, per il prossimo anno scolastico, anche un progetto realizzato con la compagnia teatrale novarese La Ribalta che si esibirà in una curiosa performance sul regolamento in vigore in passato nel Convitto.