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Insieme per contrastare fragilità educativa e dispersione scolastica

Fondazione De Agostini, Università degli Studi di Torino e IGT promuovono il progetto “compiti@casa”

Novara - È partita in queste settimane la seconda edizione del progetto “compiti@casa”, nato nel 2021 dalla collaborazione tra la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e sostenere nello studio gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa riparte da Milano, Torino e Novara e si estende a Roma e Napoli assumendo una dimensione nazionale. “compiti@casa” offre sostegno nell'apprendimento delle materie umanistiche, della matematica e delle discipline scientifiche mediante un’attività di studio pomeridiano rivolta agli alunni delle scuole secondarie di primo grado affiancati dagli studenti dell’Università in qualità di tutor. La vicinanza d’età tra studenti e tutor permette che si crei un rapporto di fiducia e stima reciproca. Già a poche settimane dall’inizio del progetto, i docenti hanno riscontrato numerosi miglioramenti nei propri alunni sia in termini di apprendimento che di partecipazione in classe.

Con “compiti@casa” gli istituti scolastici diventano a tutti gli effetti soggetti attivi, segnalando i ragazzi in difficoltà attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica periodica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza.

Le attività – che durano da febbraio a maggio, per un totale di 6.000 ore di assistenza – sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Università degli Studi di Torino per videolezioni in sincrono e per la condivisione di contenuti interattivi. Tutti gli appuntamenti si svolgono in rapporto uno a due (un tutor universitario/due alunni) oppure uno a uno, a seconda delle necessità, e sono condotti da studenti universitari selezionati tramite un bando e opportunamente preparati attraverso un percorso di formazione. 

Un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale ha aperto da quest’anno anche agli studenti di quest’ultimo ateneo la possibilità di essere selezionati come tutor per il progetto. L’Università degli Studi di Torino mantiene il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, Ordinario di Matematiche Complementari, che da anni svolge ricerche nel campo della Digital Education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il MI. 

La prima edizione del progetto ha coinvolto 100 studenti di 3 scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, 50 tutor dell’Università degli Studi di Torino e 12 docenti, per un totale di 15 settimane e 3.000 ore di tutorato.

Il progetto ha garantito un ambiente digitale di apprendimento inclusivo e facilmente accessibile e il raggiungimento di un obiettivo comune ha dato vita ad una comunità educante molto vivace che ha operato con grande spirito di collaborazione.

A fine percorso gli alunni coinvolti hanno dichiarato che i tutorati sono stati molto utili perché hanno permesso loro di aumentare le proprie conoscenze (24%), di riuscire a partecipare meglio alle lezioni in classe (22%), di avere più fiducia nelle proprie possibilità (20%), di essere maggiormente interessati alle materie (20%) e di sentirsi più autonomi nello studio (11%). L’80% ha, inoltre, manifestato l’interesse a replicare l’esperienza anche nell’anno scolastico 2021-2022. 

Attraverso l’analisi dei questionari compilati dai docenti delle tre scuole sono emersi evidenti miglioramenti dei ragazzi nella motivazione allo studio, nell’autostima, nella capacità di apprendimento, nell’autonomia, nella partecipazione e nelle competenze (quasi un punto in una scala di Likert a 5 punti). I benefici del progetto sono stati registrati a vari livelli e in diverse dimensioni.

La media dei voti, sempre a fine progetto, è aumentata significativamente sia nelle materie scientifiche sia in quelle umanistiche, consentendo agli studenti di raggiungere la piena sufficienza.Ottimo il feedback anche da parte delle famiglie degli alunni, il 94,5% delle quali desidererebbe che i propri figli ripetessero l’esperienza anche nel 2022.

Grande soddisfazione è stata confermata anche dai tutor, che per l’82% ripeterebbero questa esperienza, e dai docenti che hanno selezionato e accompagnato gli studenti in questo percorso. Gli insegnanti hanno riconosciuto che il 76% degli alunni è migliorato nelle materie scientifiche e l’87% ha avuto miglioramenti nelle materie umanistiche.

Questi alcuni dei dati più significativi che confermano il successo della prima edizione di “compiti@casa”, avviata in fase sperimentale nel 2021 dopo un’attenta analisi dei bisogni emersi dalla pandemia, che ha costretto milioni di studenti a seguire le lezioni da casa in situazioni a volte molto complesse. Bisogni che si sono sentiti maggiormente nelle scuole delle zone periferiche delle città, soprattutto nei quartieri con problemi di disagio giovanile e a forte caratterizzazione multietnica. 

Quest’anno i numeri raddoppiano. Gli alunni coinvolti, che frequentano la prima e la seconda classe di scuole secondarie di primo grado, passano da 100 a 200 e gli istituti da 3 a 6. Anche gli studenti universitari che aiuteranno i ragazzi nello studio pomeridiano sono aumentati da 50 a 100 (50 per l’area umanistica e 50 per l’area scientifico-matematica) e 6.000 ore di tutorato erogate.

Le nuove scuole che hanno aderito a questa seconda edizione di “compiti@casa” sono

I.C. Bottacchi di Novara, I.C. Piazza Filattiera 84 di Roma e I.C. Adelaide Ristori di Napoli, che si aggiungono agli istituti già coinvolti nell’edizione “pilota” dell’iniziativa: I.C. Renzo Pezzani di Milano, I.C. Leonardo da Vinci-Frank di Torino e I.C. Rita Levi Montalcini di Novara. 

Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini, ha dichiarato: “Compiti@casa è un’iniziativa nata nel 2021 durante l’emergenza sanitaria per dare una risposta al rischio di dispersione scolastica. Il progetto pilota, introdotto in tre scuole di Milano, Torino e Novara, ha ottenuto un’accoglienza molto positiva, sia dai ragazzi che hanno chiesto di essere seguiti nello studio, sia dagli studenti universitari che si sono impegnati con entusiasmo e competenza nel loro ruolo di tutor. Per questo motivo siamo orgogliosi che la nostra proposta sia entrata nella programmazione didattica delle scuole che hanno aderito lo scorso anno e che sia stata estesa a due nuovi istituti di Roma e Napoli grazie a IGT Lottery, che ringrazio per il sostegno. Questa iniziativa dimostra come le fondazioni oggi siano sempre più aggregatori di soggetti pubblici e privati, profit e non profit, che condividono obiettivi comuni per il bene della collettività”.

Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi Torino ha dichiarato: “L’Università di Torino è felice di mettere in campo le sue competenze scientifiche al servizio del progetto “compiti@casa” che ha un’importante ricaduta sul sociale a favore di alunni e alunne che hanno bisogno di un accompagnamento per superare le difficoltà nello studio e per acquisire l’autonomia che consenta loro di proseguire al meglio nel proprio percorso formativo. La bella partnership nata lo scorso anno con Fondazione De Agostini, lluminata e attenta ai temi della formazione e dell’inclusione, si è rafforzata grazie all’accordo con l’Università del Piemonte Orientale che fa collaborare insieme tutor universitari di Atenei diversi e grazie al sostegno di IGT che ha permesso di estendere l’azione di “compiti@casa” a livello nazionale. La joint venture nata dimostra quanto sia importante lavorare tutti insieme, istituzioni pubbliche e private, a favore delle nuove generazioni e dà vita ad un modello interessante capace di trovare soluzioni nuove ad esigenze concrete”.

“Con “compiti@casa” IGT continua il suo impegno verso le giovani generazioni per aiutarle ad affrontare le sfide future e per potenziare e sviluppare nuovi talenti, grazie a una virtuosa sinergia tra istituzioni pubbliche e private”, ha dichiarato Fabio Cairoli, CEO IGT Global Lottery. “Il progetto, che rafforza l’impegno che abbiamo verso la comunità, offre agli studenti la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione delle loro conoscenze e di stimolare, attraverso modalità innovative e digitali, sentimenti positivi rispetto alla vita scolastica”. 

La Fondazione De Agostini nasce nel 2007 a Novara, per volontà delle famiglie Boroli e Drago, azioniste del Gruppo De Agostini. Fortemente radicata sul territorio, dove il Gruppo De Agostini è presente dal 1908, la Fondazione è attiva principalmente in ambito sociale, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle categorie più deboli della comunità, in particolare nell’area della disabilità, della educazione e formazione, della inclusione sociale e delle emergenze. La Fondazione ha attivato una rete di relazioni e collaborazioni con Enti, Fondazioni e Istituzioni che condividono gli stessi obiettivi e le stesse finalità e, insieme a loro, si impegna a dare vita e a sostenere progetti sia in Italia sia in ambito internazionale. Dal 2007, anno della sua nascita, ad oggi la Fondazione De Agostini ha sostenuto 280 interventi, per un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro. 

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