Novara - Il progetto sperimentale “#IORESTOASCUOLA” promosso dall’Amministrazione Comunale in dialogo con l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini e l’Ufficio scolastico provinciale prenderà il via ufficialmente lunedì 6.3.2023 (orario 14.30-17.30) presso la scuola secondaria di primo grado G. Pajetta – via Parini – Quartiere S. Rocco. Nella stessa giornata, ad avvio attività, sono invitati i genitori degli alunni coinvolti per la condivisione della proposta progettuale. Il percorso innovativo, unico nel suo genere, traduce un impegno comune alla progettazione partecipata ed alla realizzazione di interventi integrati per le ragazze ed i ragazzi, gestiti dalla Cooperativa Alemar, di supporto compiti, attività ed esperienze laboratoriali in connessione con le associazioni sportive/culturali. “Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a realizzare questo progetto – spiega l’assessore all’Istruzione Giulia Negri – Questo ci consente non solo di dare un servizio al territorio e alle famiglie, ma di intraprendere un percorso di rilevanza didattica ma soprattutto civica. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che, con la propria collaborazione e appoggio, hanno reso possibile questo servizio”.
“Il progetto “#IORESTOASCUOLA” – conclude il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – rappresenta un’importante opportunità per le ragazze e i ragazzi che parteciperanno alle tante iniziative didattiche e sociali che saranno messe in campo, favorendo l’emergere delle loro risorse, capacità e potenzialità attraverso attività mirate. Un servizio di doposcuola che ha l’ambizione di ampliarsi, coinvolgendo anche la parrocchia e le associazioni che lavorano nel quartiere. Ci saranno attività di accompagnamento ai compiti e alle discipline didattiche, ma anche iniziative legate allo sport e alla cultura. Con questo progetto si creano le basi per un progetto educativo integrato che abbiamo avviato in una zona fortemente identitaria che negli anni ha subito il calo di alcuni servizi, una risposta per rivitalizzare il tessuto sociale e per tenere ancorati al mondo della scuola e all’attività didattica i ragazzi che abitano qui, ma non solo”.