Novara - Ci scrive l'avv. Enrico Faragona, presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Classico Linguistico Carlo Alberto di Novara. "Vista l'Ordinanza del Presidente Cirio che ha deciso di postitcipare, al momento, al 18 gennaio rispetto alla data dell'11 indicata dal Ministero, l'apertura in presenza delle Scuole Superiori, come rappresentanti dei genitori nel Consiglio di istituto, abbiamo ritenuto doveroso esprimere il nostro dissenso avverso una decisione che, ancora una volta e, a nostro avviso, senza giustificato motivo, sacrifica il diritto allo studio solo dei nostri ragazzi a fronte della contemporanea riapertura delle scuole elementari e medie nonché della attività economiche, come se la colpa della diffusione del virus dovesse ricadere unicamente sugli studenti delle Superiori e ciò anche a fronte delle annunciate riaperture in Regioni con un tasso di diffusione del virus superiore a quello piemontese. Abbiamo quindi predisposto una lettera che è stata condivisa con tutti i genitori del nostro Liceo nonché con quelli di altre Scuole della Provincia chiedendo a tutti loro di farla propria ed inviarla al Presidente della Regione".
Nella lettera indirizzata al presidente Cirio si legge: "Siamo i genitori degli Studenti delle scuole Superiori della Provincia di Novara. A causa della nota pandemia, ai nostri figli, da troppo tempo e senza concrete giustificazioni per il ritardo, é stato negato il diritto allo studio e alla crescita personale. Dopo l’emergenza della primavera scorsa in cui la DAD era parso l’unico strumento efficace attuabile, ad un anno di distanza dobbiamo denunciarne i limiti e sottolineare l’incapacità delle persone che ci governano di individuare valide soluzioni alternative. Per la crescita degli studenti è indispensabile il rapporto diretto con gli insegnanti e con i compagni. I ragazzi sono il nostro futuro e noi li stiamo ostacolando. Il Covid sta facendo più danni indiretti che diretti ai nostri figli. Chiediamo che i ragazzi tornino a scuola in presenza dall'11/1/2021, quantomeno al 50%, come avviene in altre regioni che hanno situazioni pandemiche analoghe o peggiori di quella del Piemonte. Suggeriamo di continuare a rispettare e a far rispettare nelle scuole norme igienico-sanitarie anti Covid; di implementare le corse dei mezzi di trasporto utilizzando anche quelli delle aziende private; di dare priorità nelle vaccinazioni al personale scolastico e dei trasporti; di aumentare il numero dei tamponi rapidi nelle scuole".