Novara - "Un’iniziativa che abbiamo scelto con piacere di sostenere per dare ulteriore voce agli studenti rispetto a un’esperienza che ha avuto conseguenze pesanti, direi epocali, sulla vita sociale di ognuno. Ritengo fondamentale sondare come i ragazzi hanno vissuto il periodo del lockdown a partire dalla loro personale esperienza, dalle loro aspettative, dalle loro paure, dai loro sogni, dalla loro determinazione, che non sono mai venuti meno".
E’ la premessa del consigliere delegato all’Istruzione della provincia di Novara Andrea Crivelli alla premiazione del concorso “My Coronavirusbook”, iniziativa promossa in tutti gli Istituti di Istruzione superiore del Novarese dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Novara e con la collaborazione della Consulta Provinciale degli Studenti di Novara. Edoardo Apostolo (LSS “G. Galilei” di Borgomanero), seguito da Costanza Blanco (ISU “C.T. Bellini” di Novara) e da Elisa Genesi (IA “F. Casorati” di Novara).
"La commissione – aggiunge la referente dell’Usp Gabriella Colla – ha lavorato su circa sessanta elaborati e ha inoltre deciso di premiare con una targa anche il quarto classificato, Andrea Fidanza dell’ITT “G. Fauser” di Novara, per aver dimostrato interessanti abilità poetiche valorizzando il territorio domestico componendo la poesia “Cara dolce Divignano”. Ci riteniamo assolutamente soddisfatti della riuscita dell’iniziativa, che, in un periodo davvero difficile come lo è stato quello dell’emergenza, da un lato dimostra il fatto che la scuola ha lavorato e ha continuato a dare opportunità formative agli studenti e dall’altro rende tangibile l’interesse dei ragazzi rispetto a questa proposta".
Il consigliere Crivelli aggiunge che "l’obiettivo è quello di una scuola che prepari i ragazzi a essere maturi, responsabili e propositivi: penso che questo concorso, al di là delle classifiche, ci abbia messo di fronte a racconti e sensazioni che meritano di essere considerati. Riguardano infatti una fascia d’età che, forse più delle altre, ha visto stravolgere le proprie abitudini e il proprio vivere quotidiano al di là dei “rimedi” rappresentati dalla Didattica a distanza che ha comunque reso possibile la loro preparazione. Il lockdown è stato pesante per la socializzazione dei ragazzi e, da un punto di vista di crescita e maturazione, sappiamo quanto il diretto confronto con i coetanei sia importante. E’ certo che la difficoltà del periodo li abbia cambiati. Ecco perché queste riflessioni hanno ancora maggiore importanza: per noi adulti – osserva a conclusione il consigliere – costituiscono un’importante chiave di lettura per comprendere meglio i giovani, per poterli incoraggiare e sostenere al meglio rispetto alla situazione contingente e ad altre difficoltà".