Novara - Saranno resi noti in questi giorni i risultati delle nuove analisi dell’acqua che i tecnici dell’Asl No hanno effettuato nella mattinata del 10 ottobre all’asilo nido “Girotondo” di via Redi. Anche i tecnici di “Biogest”, consulente per l’Haccp del Comune, hanno provveduto a sua volta all’emunzione di alcuni campioni per verifiche. I prelievi (esattamente come quelli effettuati dalla ditta “Alessio”, appaltatrice del servizio di ristorazione, fatti la scorsa settimana) hanno l’obiettivo di stabilire la presenza di sostanze inquinanti. Cautelativamente l’erogazione idrica della struttura è stata sospesa il giorno stesso e la scuola viene rifornita da Acqua Novara Vco fino a nuove disposizioni.
Sugli interventi finora effettuati da parte degli Uffici comunali competenti è stata fornita relazione durante la seduta di Consiglio comunale del 7 ottobre (nel corso del dibattito sulla proposta di mozione “Asilo Nido Girotondo – Qualità dell’acqua” del gruppo consiliare Cinque stelle).
Le prime operazioni, a seguito della segnalazione da parte del personale del nido di odori particolari e riconducibili a idrocarburi, “sono state – si legge nel testo della relazione degli Uffici - il monitoraggio continuo dell’acqua e l’esecuzione di prime analisi da parte della ditta Alessio del Servizio ristorazione scolastica. A seguito delle prime analisi il Servizio Sian (in data 4 marzo 2016) ha risposto con nota (prot. 15486) che i risultati ottenuti dalle analisi effettuati su campioni dal Laboratorio Arpa sono conformi alla normativa vigente sui requisiti di qualità dell’acqua (DLgs 31/2001) e ha prescritto di effettuare ‘uno spurgo prolungato dell’acqua erogata soprattutto quella calda ‘ e ‘di non utilizzare l’acqua fino a quando non si percepirà olfattivamente nessun odore’”.
Alla luce della prescrizione, il Servizio Lavori pubblici ha quindi provveduto “a far scorrere acqua copiosamente per ridurre la sensazione olfattiva di odori. In particolare in data 14 marzo si è fatto scorrere l’acqua per ben un’ora e mezza al termine della quale l’odore rilevato si era ridotto notevolmente anche se non scomparso del tutto. Nel frattempo per la pulizia dei bambini venivano utilizzate sacche d’acqua”.
Per evitare anche la remota possibilità di trafilamento tra circuito impianto di riscaldamento e circuito impianto di acqua calda sanitaria, nella serpentina di scambio termico, il Servizio “ha deciso di procedere alla sostituzione del boiler sanitario esistente (il giorno 18 marzo) con uno nuovo con una portata di accumolo di capacità di 500 litri (come l’esiste). Dopo la sostituzione del boiler sono state effettuate ulteriori verifiche olfattive (dal reparto operaio comunale) e si è notato la persistenza dell’odore. Si è allora proposto di procedere alla sanificazione della rete acqua calda/fredda sanitaria e ricircolo e con determinazione n. 84 del 17/05/2016 si è avviata la procedura di gara mediante MEPA per il costo di € 5.031,28 (compresa IVA22%)”.
In giugno sono state eseguite le operazioni riguardanti la sanificazione dell’intero circuito e precisamente “fornitura e posa in opera di impianto per la disinfezione e filtrazione dell’impianto di ACS tipo MDG o equivalente. Fornitura e posa in opera di liquido disincrostante per tubazioni ed impianti, confezione di 25 L (compreso rilascio di certificazione del prodotto utilizzato per il trattamento). Mano d’opera professionale di tecnico termomeccanico per lavaggio a basso contenuto di acido e successiva installazione di impianto di sanificazione e filtrazione, compreso smontaggio e formazione dei bypass relativi. Ripristino dello stato dei luoghi al termine dei lavori. Analisi delle acque secondo Dlgs 31/01 e s.m.i. con prelievi di acqua calda e fredda dalle condotte sanificate e responso finale”. Le operazioni di lavaggio sono avvenute in due fasi: “con la prima i risultati delle analisi davano ancora la presenza di IPA (idrocarburo policiclico aromatico), con la seconda le analisi non hanno più segnalato la presenza di tale composto”.
Il Servizio Lavori pubblici aveva quindi proposto come ultima soluzione “la sostituzione delle tubazioni di acqua calda/fredda sanitaria nel caso in cui le analisi dell’acqua, effettuate a seguito delle operazioni di sanificazione sopra descritte (rapporto di laboratorio acquisito agli atti con prot. 43501 del 5/07/16) non fossero risultate al di sotto dei limiti consentiti dalla norma”. Il preventivo di spesa per la sostituzione delle tubazioni di acqua calda/fredda sanitaria “è stato presentato da una ditta già operante per l’Amministrazione comunale in data 27/07/2016 per un costo totale di € 34.940,80. Tale preventivo prevede la sostituzione della rete idrico sanitaria esistente con la posa di nuova rete a vista (non molto adeguato per la sicurezza ma più rapido da installare), nel caso si volesse invece prevedere un impianto sotto traccia la spesa lieviterebbe notevolmente. Purtroppo ad oggi a Bilancio non risultano assolutamente disponibili le relative fonti di finanziamento”.
Il 1° settembre è stato effettuato un incontro con i genitori “per aggiornarli sulle ultime operazioni eseguite e sui risultati delle analisi condotte. Per motivi non prevedibili il boiler sanitario ad accumulo, precedentemente sostituito, non si è attivato seppur manuteso durante l’estate dalla ditta incaricata, e non sono pervenute in tempo le relative segnalazioni da parte del personale del Nido. La colorazione gialla dell’acqua, che si è presentata successivamente alla riaccensione del boiler è dovuta alla stagnazione dell’acqua dell’accumulo (ciò che abitualmente avviene dopo un periodo di fermo impianto in qualsiasi abitazione privata) ed è stata per un periodo molto ridotto. Per evitare ulteriori inconvenienti ed incomprensioni si è proceduto ad una ulteriore pulizia approfondita della base del boiler. Dal prelievo dell’acqua di martedì 4 ottobre 2016 l’acqua era completamente limpida ed inodore”.
La situazione, come dimostrato dai provvedimenti adottati questa settimana e comunicati al Consiglio comunale, “è in continuo monitoraggio dal personale del nido, oltre che dai tecnici comunali e nel caso ci fossero ulteriori inconvenienti imprevedibili si disporrà il rifacimento completo della rete idrica sanitaria, che potrà essere eseguito soltanto con la chiusura dell’attività”.