Novara - Il Comitato Unico di Garanzia dell’UPO dedica un convegno alla recezione all’interno del mondo giuridico delle istanze e alle teorie di genere. Mercoledì 25 marzo, con un'appendice seminariale il 26, si terrà presso l'Aula magna del Complesso Perrone "Approcci di genere al diritto", con il coordinamento scientifico della professoressa Bianca Gardella Tedeschi, docente di diritto privato comparato presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa di Novara. Saranno oggetto del convegno le teorie di femministe e la queer theory, le teorie degli impliciti e del non detto in linguistica, del crittotipo nell'ambito della comparazione giuridica, fino ad arrivare all'analisi di alcuni casi particolari, come la persistenza degli stereotipi di genere nella giurisprudenza. Le relazioni saranno tenute da Barbara Pasa (Università di Torino) e Lucia Morra, curatrici del volume "Impliciti di genere e testi normativi"; Elenora Missana (CIRSDE, Università di Torino), autrice del volume "Donne si diventa"; Elena Ioriatti (Università di Trento), collaboratrice al volume "Diritto e genere"; Massimo Cavino (UPO), autore di numerosi articoli sulla tutela della persona nella Costituzione; Lucilla Conte (UPO), dottoranda di ricerca che sta ultimando la tesi su genere e diritto; Marco Pustianaz (UPO), che ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulle tematiche legate al genere ed alla queer theory; Elena Falletti (LIUC, Castellanza), la cui ricerca scientifica è rivolta al mutamento della famiglia nella società contemporanea.
Il workshop di giovedì 26, che sarà tenuto da Lucia Morra, analizzerà più dettagliatamente e con brevi esercitazioni la teoria degli impliciti e del non detto per applicarla alla lettura ed alla redazione di testi giuridici.
«Il convegno e il seminario – sottolinea la prof..sa Gardella Tedeschi – riuniscono studiosi e studiose che seguono, nella loro ricerca scientifica, i diversi modi in cui il diritto incorpora le questioni di genere; la particolarità di questo doppio appuntamento è la metodologia comparatistica da un alto, dal momento che la riflessione ci porterà ad analizzare come altri ordinamenti affrontano le simili questioni di genere, e interdisciplinare dall’altro, poiché avremo la possibilità di vedere come altre scienze si rapportano al genere».