Novara - La “vetrina delle esperienze” si è aperta la mattina di martedì 11 ottobre a Novara, in occasione della 18^ edizione di “Orientagiovani”, la manifestazione rivolta agli studenti del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado indetta a livello nazionale da Confindustria. Nell’auditorium della Banca Popolare di Novara quasi 300 teenager, invitati dal Gruppo Giovani Imprenditori dell'Associazione Industriali di Novara, hanno ascoltato i racconti delle esperienze di sei testimonial del mondo dell'impresa, dello sport, della ricerca e delle professioni, acquisando spunti di riflessione e informazioni operative su alcune opportunità offerte oggi dal mercato del lavoro. Dopo i saluti del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Ain, Stefano Arrigoni, e del presidente della Banca Popolare di Novara Spa, Franco Zanetta, è toccato a Matteo Centurioni, calciatore professionista del Novara Calcio, gettare acqua sulle illusioni di chi crede sia facile raggiungere il successo senza faticare. «Nel mio settore – ha detto Centurioni – ce la fa uno su mille, ma ci si deve provare. L'importante è credere fino in fondo alle proprie scelte e perseguire i propri obiettivi con convinzione e determinazione». Il sindaco di Novara, Andrea Ballarè, intervistato dal giornalista Alessandro Acton, ha ripercorso la sua carriera di studente di Ragioneria e poi di Economia e commercio, fino al raggiungimento del titolo di Dottore commercialista e all'avvio di un'attività in proprio. «Quando si svolge un'attività professionale – ha detto Ballaré – ci si assume la responsabilità di ciò che si fa, in termini di meriti e di demeriti. Sono necessari studio, impegno e aggiornamento continui, scegliendo il proprio percorso formativo in base alle esigenze del mercato; ma le soddisfazioni, alla fine, ci sono». Luciana Giorgi, comandante della Polizia stradale di Novara, ha illustrato le caratteristiche di un lavoro per il quale sono necessari una laurea, il superamento di un concorso pubblico e due anni di alta formazione, sottolineando il ruolo di “esempio” positivo, a livello sociale, che questo tipo di impiego rappresenta. «Per noi della Polizia – ha detto Giorgi agli studenti in sala – è importante applicare le leggi non solo tenendo in mano il codice, ma anche con il cuore. Voi, però, non dovete mai bere prima di mettervi alla guida». Enrico Boccaleri, amministratore di “Nova Res”, lo spin-off dell’Università del Piemonte Orientale che opera all’interno dell’Incubatore d’impresa di Novara e del dipartimento di Scienze e tecnologie avanzate dell’ateneo tripolare offrendo consulenza operativa sullo sviluppo di nuovi materiali e di nuove tecnologie funzionali, ha descritto alcune attività svolte dagli operatori del mondo della ricerca applicata, sottolineando l’importanza di studiare non tanto in una università grande dal punto di vista dimensionale, quanto in una “grande” università, in termini di offerta di reali opportunità di crescita formativa. «Tutti – ha concluso Boccaleri ricordando l’esempio di Steve Jobs – vedono la stessa cosa, ma l'innovatore è colui che la immagina migliore». Giuseppe Gamba, ricercatore del “Kyoto Club”, un'associazione di imprese che lavora nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, ha illustrato le attività della propria azienda (la “Azzeroco2” ) che sviluppa soluzioni per le imprese e le istituzioni che vogliono azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica utilizzando le energie rinnovabili. Luca Ponzio, giovane imprenditore dell’Ain e presidente di “Haltadefinizione”, ha poi raccontato la propria pionieristica esperienza nel settore informatico. «Dopo avere lavorato alcuni anni nel controllo di qualità dei software – ha detto Ponzio – ci siamo trovati a dover fare i conti con la crisi della “new economy” e abbiamo dovuto ridurre drasticamente le quote di mercato e il personale. Non ci siamo però dati per vinti e abbiamo investito in settori ad alta innovazione, cercando nuove aree di business. Abbiamo ideato un sistema per fotografare in altissima definizione opere d'arte anche molto grandi fino a catturare ogni dettaglio e siamo cresciuti molto nel settore delle tecnologie applicate alla valorizzazione dei beni culturali». L’incontro è stato concluso dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Ain, Stefano Arrigoni, che ha sottolineato la concretezza delle testimonianze portate da tutti i relatori. «Alcuni di loro – ha sottolineato Arrigoni – ci hanno fatto sognare, altri ci hanno fatto riflettere, altri ci hanno trasmesso motivazione e spirito di perseveranza: tutti elementi fondamentali per potersi realizzare, nel lavoro come nella vita».