Novara - La Provincia di Novara scrive al MIUR per lanciare nuovamente il grido di allarme sulla carenza di risorse, che mette in pericolo l’erogazione dei servizi essenziali alle scuole superiori. Il presidente Matteo Besozzi e la consigliera delegata all’Istruzione Emanuela Allegra hanno rilanciato (dopo l’esposto cautelativo condiviso con UPI dei mesi scorsi che esponeva la condizione generale) la situazione degli istituti scolastici superiori portando l’attenzione sul problema della riaccensione del riscaldamento, emerso in questi giorni, a causa dell’inaspettato freddo primaverile. “Riaccendere il riscaldamento nelle scuole costa quasi 5mila euro al giorno – spiegano da Palazzo Natta – La Provincia con l’attuale bilancio non può permettersi di far fronte a questi extra, nonostante la situazione sia di effettivo disagio. Servono trasferimenti adeguati, senza è impossibile garantire un servizio all’altezza”. Alla lettera sono stati allegati gli articoli che documentano come in alcune scuole, in particolare a Gozzano, in questi giorni ci siano in alcune aule meno di 15 gradi. Nell’istituto, peraltro, c’è anche la più alta concentrazione di disabili.
“Com’è noto, la riforma operata dalla Legge Del Rio e dai relativi decreti attuativi nonché dalle ultime leggi di stabilità hanno comportato pesanti tagli ai trasferimenti erariali a favore delle Province – si legge nella missiva - Alla contrazione delle risorse trasferite da parte dello Stato si è aggiunta la contrazione delle risorse provenienti dalla Regione che ha determinato un ulteriore ridimensionamento finanziario dell’Ente. In particolare si segnala che i contributi statali erogati ai sensi dell’art.1 comma 754 della L.208/2015, che per il 2016 ammontavano ad € 1.479.000,00, sono annullati dall’entità dei tagli che per l’anno in corso si prevedono di oltre € 14.000.000. Tali contributi devono bastare alle molteplici esigenze istituzionali della Provincia di Novara. L’Ente quindi sta attraversando una situazione di profondo disagio finanziario in quanto non può sostenere le spese necessarie alla gestione dell’attività ordinaria. Ciò comporta anche la compromissione del regolare funzionamento dell’attività scolastica in seguito all’insufficienza dei servizi erogati (manutenzione edifici, riscaldamento). Alla luce di quanto sopra esposto, in considerazione delle reali difficoltà in cui si opera al fine di garantire le condizioni minime di funzionalità delle scuole di competenza provinciale, evitando situazioni di rischio e disagio per l’utenza, si chiede di valutare la possibilità di uno stanziamento mirato”.
Intanto a Novara città si segnala una nuova proroga annunciata dal Comune: "In considerazione di un previsto peggioramento delle condizioni climatiche in città nei prossimi cinque giorni attraverso la consultazione dei principali siti internet di previsioni meteo, che delineano un sensibile abbassamento delle temperature massime giornaliere tali da giustificare una proroga del periodo annuale di esercizio degli impianti termici a servizio degli edifici pubblici e privati nella città di Novara, il sindaco Alessandro Canelli, tramite ordinanza n. 422 di oggi, venerdì 5 maggio, autorizza un’ulteriore proroga del termine previsto del periodo annuale di accensione degli impianti termici a servizio degli edifici pubblici e privati. Il provvedimento ha decorrenza da oggi, venerdì 5 maggio, fino al 9 maggio per una durata di accensione di sette ore giornaliere, nel rispetto dei valori massimi della temperatura ambiente stabiliti dalla normativa vigente".