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SCIENZA SOTTO LA CUPOLA

UN’OPPORTUNITA’ PER FARE CULTURA SCIENTIFICA RIVOLTA AGLI STUDENTI E CITTADINI DEL NOVARESE

Novara - "Si tratta di un'occasione di crescita culturale per la nostra città e per il nostro territorio, che si candida a diventare un punto di riferimento nel panorama del dibattito scientifico a livello nazionale sul modello del Festival della Scienza di Genova e di Cagliari". Il consigliere delegato all'Istruzione Andrea Crivelli presenta con queste parole la prima edizione dell'iniziativa “Scienza sotto la Cupola”, patrocinata e finanziata dalla Provincia su organizzazione del Comitato scientifico del quale fanno parte l’associazione di divulgazione scientifica “Science is cool”, l’Iti “Omar” di Novara e l'Università del Piemonte Orientale. "Il festival – precisa il consigliere – è rivolto a tutti i novaresi ma è orientato con particolare attenzione agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado del Novarese. “Scienza sotto la cupola” torna dopo il successo riscontrato dei primi eventi avviati nel corso del 2020: anche per l’edizione abbraccerà diverse tematiche con l’obiettivo coinvolgere i cittadini gli studenti, rendendoli virtualmente partecipi a discussioni e sperimentazioni. Purtroppo l’emergenza sanitaria ci costringe, almeno per ora, ad adottare la modalità live streaming: verranno sfruttate due funzioni della piattaforma Zoom, “Domanda e Risposta” e questionari, per focalizzare l'attenzione sui punti chiave e rendere così interattiva la partecipazione degli spettatori".

L'organizzazione ha già definito un calendario degli incontri che prevede alle 10 del 5 febbraio una conferenza del professor Giorgio Cevasco della Società Chimica Italiana. I successivi incontri sono previsti nei mesi di marzo e aprile e successivamente, compatibilmente con la situazione epidemiologica, sarà inaugurata l’avvincente mostra fotografica “Dark Matter” di Enrico Sacchetti, premiato fotografo internazionale, specializzato in fotografie scientifiche e industriali nonché esperto di viaggi. "La mostra – spiega il consigliere - è costituita da circa trenta spettacolari immagini che mettono in risalto la complessità, ma anche l’estetica, delle strumentazioni scientifiche presenti nei maggiori centri di ricerca del mondo. Fotografie, di rivelatori e acceleratori per lo studio delle particelle e delle onde gravitazionali, ma anche di telescopi e radiotelescopi per l’esplorazione dell’universo, che vogliono avvicinare il pubblico a queste maestose costruzioni concepite dall'uomo".

A corollario, saranno presentati una serie di esperimenti scientifici modulabili, adatti ad essere inseriti in differenti percorsi didattici tematici.

I referenti di questo progetto sono il professor Davide Peddis per l’associazione “Science is Cool”, la professoressa Chiara Bisio per l’Università del Piemonte Orientale e il professor Celestino Fontaneto dell’Iti “Omar”.