Novara - Nella giornata di lunedì 14 gennaio si sono svolti i primi campionati studenteschi provinciali di bridge della provincia di Novara, promossi dall’Ufficio Territoriale di Educazione Fisica del Miur, di cui è responsabile la prof. Angela Conti, e dalla Federazione Italiana Gioco Bridge. A contendersi il titolo di campione erano presenti ai nastri di partenza una trentina di ragazzi del liceo Scientifico Alessandro Antonelli e dell'I.I.S. “G. Bonfantini” che hanno partecipato attivamente al progetto "Bridge a Scuola" tenuto dal coordinatore regionale ed istruttore della scuola bridge del Circolo Bridge di Novara Riccardo Locatelli.
Ad aggiudicarsi il titolo di campioni provinciali sono stati Giacomo Brigatti e Michele Milani del I.I.S Bonfantini, secondo posto per Giulio Cipollina ed Emanuele Toniutti dell'Antonelli e terzo posto per Luca De Vecchi e Samuele Curti del Bonfantini. Nel femminile vincono Martina Galli e Susanna Casetta (Bonfantini), secondo posto per Sabrina Busetti e Laura Lo Bianco (Antonelli), terzo posto per Chiara Persico e Silvia Scienza (Bonfantini). Nella categoria misto primo posto per Matteo Bovio e Maria Chiara Bianchi, secondi Carlotta Bergamaschi e Sebastian Recalde e terzo piazzamento per Giada Nalin e Lorenzo Schinelli.
Grande soddisfazione da parte di tutti i partecipanti intervenuti e delle docenti promotrici dell'evento prof. Anna Barbieri del Bonfantini e prof. Giancarla Zizza dell’Antonelli.
Il bridge è un gioco di carte diffuso a livello mondiale ed è l'unico gioco a potersi fregiare del titolo di disciplina sportiva. Si pratica in quattro giocatori a coppie contrapposte. Il gioco è composto di due fasi, la dichiarazione e il gioco della carta vero e proprio. La dichiarazione termina con un contratto, vale a dire con l'impegno da parte di una delle due coppie di conseguire un determinato numero di prese. Le regole sono simili a quelli di altri giochi "a prese" come per esempio il tresette o la briscola chiamata, con la particolarità che il giocatore che si è aggiudicato il contratto muove anche le carte del compagno - detto morto - che sono distese sul tavolo e visibili a tutti.
Il bridge fornisce un miglioramento della socialità e della relazionalità, aiuta ad acquisire sicurezze comportamentali, migliora trasversalmente l'abilità di studio delle altre discipline poiché aiuta la concentrazione, l’autocontrollo, spinge chi lo pratica a formulare strategie e tattiche, a calcolare le probabilità. Tutti aspetti che ne fanno non solo un gioco unico e davvero affascinante ma anche palestra di vita.