Oleggio - Oltre 1.500 studenti coinvolti, 2mila genitori e 115 docenti raggiunti, senza contare formatori, educatori e volontari. Sono questi i risultati del progetto "Fragile. Maneggiare con cura", comunicati lunedì 11 maggio nel corso della conferenza stampa tenutasi presso l’Istituto Comprensivo Statale "E.S.Verjus, che precede il rapporto conclusivo del progetto sull’educazione digitale, capace di coinvolgere diverse realtà del territorio impegnate in questo percorso di educazione digitale. Presenti con la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria del ddl 1261 per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo e più volte coinvolta nell’iniziative dell'Istituto, e il dirigente scolastico Daniela Rossi e l'insegnante referente Sabina Bovio, responsabili del progetto per il " Verjus", tutti i partner dell’iniziativa: l’Assessore all’Istruzione del Comune di Oleggio Annalisa Bonini, l'Istituto "D.D. Maraschi", la Polizia Municipaledi Oleggio, i Carabinieridi Oleggio, il centro formazione professionale “Enaip” con i servizi sociali CISAS e il Comitato Genitori Verjus.
“Determinante il sostegno della Senatrice Elena Ferrara in questo progetto – ha affermato la dirigente scolastica Daniela Rossi - nato sulla scia di quanto nella nostra scuola e nel nostro territorio si è verificato nel gennaio del 2013, quando Carolina, che frequentò queste stesse aule, si tolse la vita a seguito di continui attacchi sul web". Episodi che nel tempo hanno preso il nome di cyberbullismo. "Ricordo bene gli sguardi delle sue ex compagne di classe – ricorda la Senatrice Ferrara, insegnante di Carolina presso lo stesso istituto Verjus – quando si verificò quella tragedia: nei loro occhi c'era sgomento e sconcerto. Sentimenti a cui possiamo dire di aver cominciato a dare risposte nell'interesse di tutti". La reazione della comunità Oleggese, come pure di tutto il Novarese a quel dramma trovano una sintesi nei dati, che saranno comunicati al pubblico durante la serata del prossimo 20 maggio, quando il sociologo avrà comunicato l'esito dei questionari sottoposti agli studenti, ai genitori e agli allievi dell'Enaip. La stessa settimana in cui il ddl 1261 per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, potrebbe essere approvato in Senato. Il testo, che vede la Senatrice Ferrara come prima firmataria, è infatti stato calendarizzato in Aula in questa settimana, dopo la recente approvazione unanime del testo presso la Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. "Un risultato importante – spiega la componente delle Commissioni Infanzia, Istruzione e Diritti Umani – frutto di un grande lavoro di squadra; una rete di competenze che va dalle Istituzioni centrali alle realtà locali, dalla scuola alle aziende del settore new media, fino alla procure minorili".
"Fragile – maneggiare con cura" è stato individuato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca come esempio di buona prassi educativa ed è rientrato nell’evento “Non più bulli e cyberbulli”, tenutosi il 13 aprile in Senato, in occasione della presentazione ufficiale delle Linee di Orientamento perla prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo a cura del Ministro Stefania Giannini. "Mi sto impegnando per garantire il supporto del Ministero anche per il prossimo triennio di attività – ha aggiunto la Senatrice Ferrara, prima firmataria del ddl 1261. Nella stessa settimana dell'incontro di chiusura della prima”.
Sabina Bovio, referente del progetto, ha anticipato alcune delle riflessioni che saranno condivise in quella sede. "I ragazzi cominciano a fidarsi – spiega l'insegnante – e la collaborazione con gli educatori del Cisas, ci ha permesso di monitorare quello che avviene anche fuori dal contesto prettamente scolastico". Proprio il Consorzio dei servizi socio assistenziali, rappresentato da Luisa Ferrara, intende dare seguito a questa progettualità, anche in funzione di quel Piano di zona sui diritti dell'infanzia che interessa una decina di Comuni dell'Alto Novarese. "Come stanno i nostri bambini"? Luisa Ferrara, direttore del Cisas di Castelletto SopraTicino, ha invitato la Comunità a porsi questa domanda. La stessa che i genitori pongono agli insegnanti quando i propri figli assumono atteggiamenti, o ragionano secondo schemi che né a scuola, né in famiglia possono aver appreso. "Non immaginavamo che già dall'infanzia potessero avere questa dimestichezza con gli strumenti informatici", commenta Raffaella Bovio, insegnante della scuola primaria, ricordando la competenza e l'attenzione con cui i bambini hanno vissuto la lezione formativa del blogger Paolo Attivissimo sull'uso di internet.
"La scuola deve essere vissuta senza l'assillo delle persecuzioni online", Michele Dellera direttore Enaip di Novara. Grazie a questo percorso, ha proseguito Umberto Cantù per la Polizia Locale, i ragazzi hanno imparato che i poliziotti non sono solo una figura repressiva, ma di vicinanza"
“Ci vorrebbe più educazione all'affettività, già dalla scuola dell'infanzia; perché dalla terza elementare i bimbi cominciano a portare nello zaino i tablet: possono accedere a ogni cosa senza poterla comprendere” è il pensiero di Annalisa Bonini, Assessore all’Istruzione del Comune di Oleggio.
“Per questo – ha concluso il Dirigente Scolastico Daniela Rossi - dobbiamo stare al fianco dei nostri ragazzi, qualunque atteggiamento assumano”. Valori presenti nel ddl Ferrara che, attraverso procedure come quella dell’ammonimento, vuole innanzitutto educare i più giovani ad un uso consapevole della Rete.