Cerano - "La frase 'Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti' con un'immagine di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1993 e divenuto uno dei simboli proprio della lotta al fenomeno mafioso: questo si può scorgere guardando le vetrate della scuola secondaria di primo grado in viale Marchetti; è solo uno dei tanti cartelloni realizzati dagli alunni dell'Istituto grazie all'encomiabile lavoro dei docenti e che in questi giorni sono esposti all'interno dell'edificio scolastico. Credo che non vi sia modo migliore per onorare il 23 maggio, Giornata della legalità in ricordo delle vittime della mafia, con un gesto non fine a sè stesso ma carico di significato; se sapremo trasmettere ai nostri ragazzi i valori che ci hanno insegnato uomini come lo stesso don Puglisi, Peppino Impastato, il generale Dalla Chiesa o i giudici Falcone e Borsellino, tanto per citare alcuni esempi, avremo fatto il miglior servizio possibile per il futuro della nostra società, un futuro senza più spazio per il sistema mafioso. Mi congratulo con alunni e docenti della nostra scuola secondaria di primo grado, un orgoglio per Cerano, e li ringrazio per la bella iniziativa", questo il commento di Alessandro Albanese, vicesindaco.
"Voglio congratularmi con gli alunni della classe 1^ A della scuola secondaria di primo grado - afferma Monica Aina, assessore all'istruzione - per l'ottimo risultato ottenuto, partecipando al concorso -Adotta un giusto- promosso dall'associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, e alle loro insegnanti che hanno saputo motivarli e coordinarli nella realizzazione del video che gli ha permesso di classificarsi al primo posto. Sono motivo di orgoglio per tutta la scuola e per il nostro paese: grazie a loro il nome dell'istituto Ramati e di Cerano viene fatto conoscere a livello nazionale. Ricordo che il prezioso lavoro svolto con competenza e professionalità sempre dai docenti e alunni della scuola per non dimenticare il 29° anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio. L'iniziativa, dal profondo ruolo simbolico, prevede l'esposizione di un lenzuolo bianco in quanto tutto ciò che viene ricordato vive. La scuola ha come obiettivo primario la formazione dei nuovi cittadini attraverso l'educazione alla legalità: una riflessione sull'impegno, sulla capacità e sulla lungimiranza degli uomini e delle donne che con il loro sacrificio hanno esteso lo sguardo oltre il confine nazionale, immaginando strumenti e modalità per contrastare un sistema mafioso ramificato anche all'estero. La battaglia alle mafie, alla corruzione e alla criminalità non è finita, non l'abbiamo ancora vinta, ma non dobbiamo perdere la speranza in un mondo migliore che si potrà realizzare grazie alle nuove generazioni che sono il nostro futuro".