Trecate - Un grande coro di piccoli cantori attenti ed emozionati. Tanta, tanta emozione: questo il clima che il coro delle classi III e IV della scuola elementare “G. Rodari”, egregiamente diretto dal Maestro Gianmario Cavallaro, ha regalato a genitori, nonni, insegnanti e a tutti i presenti. "Un gran bel tuffo nel passato - afferma una mamma - con semplicità ed entusiasmo: quante volte in questi mesi ho sentito mia figlia canticchiare sotto la doccia quei motivetti e quei ritornelli, quante volte ho pensato che la musica alla fine non ha né tempo, non ha età, né, soprattutto, confini. La semplicità e la gioia con cui i nostri figli hanno animato la serata dovrebbe esserci d’esempio, così come l’orgoglio nel cantare l’inno della loro scuola e l’inno della nostra Italia. Da mamma non posso che ringraziare sia il maestro Cavallaro per la sua professionalità e dedizione, sia le maestre che con amorevole competenza e passione accompagnano i nostri figli nella loro crescita. Quale frase migliore se non il ritornello dell’inno della scuola ”T’insegnerò a volare ma non sarà il mio volo. T’insegnerò a sognare ma non sarà il mio sogno. T’insegnerò la vita!” Grazie bambini! Grazie maestre e buon lavoro!".
Questo il toccante commento di due nonni che hanno assistito con trepidazione ed emozione allo spettacolo: "Abbiamo partecipato come nonni al saggio musicale dei bambini delle classi III e IV della Scuola "Gianni Rodari" martedì 21 aprile presso il Teatro Silvio Pellico. Dobbiamo ringraziarli dell'invito e per aver ricevuto dalle loro voci ben educate e allegre, emozioni, momenti di spensieratezza e ricordi. Ci siamo infatti ritrovati, grazie alla musica, in un passato non più recente di 30-40 anni fa quando anche noi "ragazzi" cantavamo le melodie di alcune canzoni come "La casetta in Canada", "Volare", "Azzurro", "Non ti scordar di me"...., le cui parole non abbiamo mai dimenticato perché toccavano, e ancora oggi toccano, i nostri cuori. Ringraziamo anche il bravo maestro Gianmario Cavallaro perché ha saputo insegnare ai nostri nipotini che la buona musica non tramonta mai, e può sempre arricchire l'animo umano di buoni sentimenti. Siamo certi che ogni nonno vorrebbe poter cantare al proprio nipotino, ed esserne ricambiato, le parole: "Non ti scordar di me, la vita mia è legata a te. C'è sempre un nido nel mio cuor per te, non ti scordar di me...." (anche se l'età avanza!). Inoltre ringraziamo per l'inaspettato finale, quando è stato intonato l'inno "Fratelli d'Italia". In giorni così travagliati, in cui la fratellanza umana è messa a dura prova, è stato commovente ascoltare le voci tonanti ed onorate di molti bambini stranieri che si sono unite a tutta la platea, in piedi, nel cantare, da fratelli, l'Inno Nazionale".