Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di Trecate: "Con riferimento alle notizie di stampa apparse su alcuni organi di informazione on-line relative al rinvenimento di un “verme” nel piatto di un alunno della Scuola Primaria “Don Milani” durante il pranzo di ieri, si precisa che l’Amministrazione comunale è stata messa al corrente alle ore 21 di giovedì 15 ottobre da un consigliere comunale. Immediatamente l’Assessore ha raccolto informazioni sull’accaduto e quindi questa mattina è stata prontamente interpellata la Società Alessio SpA, concessionaria del servizio, alla quale è stato contestato formalmente l’accaduto. Il Sindaco Enrico Ruggerone si è recato oggi stesso (venerdì 16/10) presso la mensa della Scuola per verificare le condizioni di somministrazione dei cibi e la loro qualità. L’impressione riportata rimane comunque positiva e alto il gradimento del cibo da parte degli alunni".
La Società Alessio ha dichiarato quanto segue: "Non appena venuti a conoscenza della criticità, si è provveduto ad eseguire un accurato controllo lungo la filiera di produzione dei pasti come previsto dalle procedure di autocontrollo in vigore. L’analisi dei processi non ha evidenziato non conformità e, non appena disponibile, è stato preso in visione il corpo estraneo ritrovato. Dopo attenta analisi, sentito anche il parere di un esperto di igiene degli alimenti e disinfestazioni, si ritiene che l’insetto ritrovato sia una larva di Plodia interpunctella, comunemente conosciuta come “Tignola fasciata del grano”. Tale insetto è un comune infestante del grano e delle farine, pertanto si ritiene che l’insediamento del corpo estraneo sia riconducibile alle fasi di produzione e confezionamento della materia prima e purtroppo impossibile da individuare durante le fasi successive di cottura, condimento e porzionamento della pietanza eseguite presso la nostra azienda".
"La Società Alessio - proseguono dal Comune - ha inoltre comunicato di aver eliminato, in via precauzionale, l’intera partita di prodotto avente lo stesso numero di lotto della confezione incriminata, precisando peraltro che la medesima confezione era perfettamente conforme, avendo scadenza alla data del 17 giugno 2018, ed ha allegato la fotocopia della confezione a comprova di quanto affermato. Relativamente a quanto apparso su alcuni quotidiani on-line, si precisa che il “verme” in questione è una minuscola larva della farina della lunghezza di circa 2 millimetri e non un lombrico, come insinuato dalle fotografie pubblicate a corredo della notizia. Risulta pertanto ingiustificato l’allarmismo creatosi intorno all’episodio utilizzato ad arte per scopi che nulla hanno a che vedere con il buon funzionamento dei servizi".