Trecate - "Lunedì 21 maggio - raccontano le insegnanti del Progetto Storia - la scuola media “Giuseppe Cassano” di Trecate, all’interno degli ormai collaudati Percorsi della Memoria, ha celebrato, fondendole assieme, due date fondanti della nostra storia repubblicana: il XXV aprile, Liberazione dalla dittatura e dal nazifascismo, e il 2 giugno, festa della Repubblica e della Costituzione, quest’ultima figlia degli artefici della Resistenza. La giornata si è aperta con un commosso ricordo di Melissa Bassi, innocente vittima del vile attentato di Brindisi e di coloro che hanno perso la vita per il terremoto e si è conclusa con una menzione particolare al vicino 23 maggio, ventennale della strage di Capaci, con un rimando alle vecchie e nuove mafie, con le loro tentacolari ramificazioni anche al nord, che si è creduto a lungo immune dalle contaminazioni mafiose. L’incontro scolastico ha visto la gradita partecipazione di Carlo Migliavacca per l’Istituto Storico della Resistenza e di Silvia Colla per il gruppo di Storia e Cultura Locale, con il quale si è iniziata una collaborazione per un progetto/storia per la raccolta di testimonianze su fascismo, guerra, resistenza. Come primo risultato di tale progetto, abbiamo ascoltato racconti e interviste , dirette o indirette, raccolte dai ragazzi, a nonni e parenti vari, testimoni di quell’epoca ormai quasi lontana. Hanno partecipato attivamente allievi delle classi terze L, E, C, I. Particolarmente riuscito il video-intervista alla nonna di Sergio Cerina della III E. Il tutto è stato accompagnato dal Coro del Laboratorio Teatrale che ha saputo, come sempre, regalare momenti coinvolgenti di riflessione e commozione. I Percorsi della Memoria avranno termine per le terze il 12 giugno, con letture tratte dal libro che ha dato luogo al titolo di quest’anno: Nel Mare ci Sono i Coccodrilli, storia di un viaggio compiuto da un ragazzo afghano alla ricerca della salvezza. Ancora una volta registriamo il successo di queste iniziative che hanno coinvolto molti ragazzi i quali imparano a scuola a riflettere su quella che viene ormai definita “cittadinanza attiva”, cioè come diventare protagonisti del mondo, interrogandosi su ciò che è stato per essere, speriamo, migliori".