Oleggio - Sabato 7 giugno alle 14,30 presso il Teatro Civico di Oleggio si è tenuto il saggio degli allievi della Academy, Associazione Sportiva Ricreativa Culturale. Gli allievi che hanno dato forma e vita alla fiaba sono di Danza Classica, Hip Hop, Fata, Pianoforte, Chitarra, Flauto, Propedeutica Musicale, Canto, Pittura, Giocoleria, Drappeggio. Un pomeriggio divertente dedicato all'espressione della fiaba musicale intitolata "Attraverso gli occhi di Marco", autrice dottoressa Barbara Camilli. La Fiaba non è frutto della fantasia, bensì racconta le avventure di un piccolo di nome Marco, conosciuto dalla dottoressa Barbara nel reparto di pediatria lo scorso autunno 2013. Un incontro voluto dal destino per la sua intensità.
Per questo si ringrazia la Scuola dell'Ospedale nel nome del Dirigente Pierino Carnevale e le maestre Stefania e Daniela che con cortesia e proverbiale gentilezza ci hanno accolto. Un grazie anche al Primario del Reparto di Pediatria Bona che solare ha accolto la nostra iniziativa di portare i Racconti di Bagigio in pediatria. La dottoressa Camilli e il suo staff svolgono attività di lettura e animazione di fiabe nel reparto ospedaliero incontrando di volta in volta piccoli ospiti dalle varie problematiche. Marco fu un incontro particolare poichè malato della distrofia muscolare nella sua fase terminale.
"Attraverso gli occhi di Marco" racconta le avventure di un bambino che a 9 anni ha iniziato a manifestare i sintomi di una malattia che ha fermato tutta la sua vitalità, molto ben descritta nella fiaba, in una sedia a rotelle.
"Ma il bello doveva ancora venire. Bagigio sempre più incantato dallo sguardo di Marco vedeva imprese di fantasia ovunque. Come nascondere le chiavi dietro la tappezzeria a muro, peccato che il rigonfiamento lo aveva smascherato... d'altronde prendere lo scalpello e creare una rientranza avrebbe dato un pochino nell'occhio... ma ci aveva pensato! O quella volta che piccolino nel bere il latte al cioccolato aveva deciso di starsene in giardino, e mentre giocava con la terra le amiche formiche avevano gradito la dolcezza di quella bevanda che dolcemente gli era scivolata addosso, fin sotto le scarpe."
La famiglia di Marco presente e in prima fila in sala ci ha onorato della sua presenza. I piccoli artisti assolutamente divertenti, dai piccolini della Danza Classica rappresentanti i pupazzi degli ospedali, al granchietto che ballava e si roteava, per non parlare degli snodati della propedeutica musicale. Bambini che hanno dato vita ad un bambino con una forte carica vitale come era Marco. Il titolo della fiaba nasce dall incontro avvenuto tra la dottoressa e Marco. All'ora marco era attaccato al respiratore e non parlava più, anche per nutrirsi avveniva oramai da anni tutto attraverso un sondino. Il suo corpo accartocciato in una sedia lo rendeva a volte insofferente e dolorante. Ma quegli occhi esprimevano una luce gioiosa soprattutto quando la madre raccontò le peripezie riportate pari pari, per come sono avvenute nella fiaba.
"A Bagigio il suo amico Marco era proprio simpatico e tutti i giorni andava a trovarlo, tuffandosi nei suoi occhi vivendo tantissime avventure."
La nostra vita è contrassegnata di presenze che ci accompagnano nel nostro percorso per brevi o lunghi tratti. Marco è una presenza che rimarrà nel cuore e nella mente di quanti lo hanno conosciuto, nonostante la sua malattia i suoi occhi esprimevano una profondità che a volte neanche chi gode di ottima salute rimanda più. Sono gli cchi della voglia di esserci.
Presto sarà pronto il video dello spettacolo e lo potrete visionare sul sito www.psicologia-utile.itnella sezione Bagigio.