Vercelli - Il professor Cesare Emanuel, ordinario di Geografia economico-politica presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa di Novara, è il nuovo rettore dell’Università del Piemonte Orientale. Le elezioni si sono svolte nei giorni 30 e 31 maggio. Hanno votato 376 elettori su 529 (71,1 %) nei 6 seggi aperti nelle sedi di Vercelli, Novara e Alessandria. Il quorum (265) è stato ampiamente superato.
Essendo la prima votazione, risultava eletto il candidato con la maggioranza assoluta degli aventi diritto (265). Lo spoglio delle schede ha decretato il plebiscito per il professor Emanuel, che era l’unico candidato: 340 voti (90,4 %); 26 schede bianche; 10 schede annullate.
Il professor Emanuel, che è attualmente pro-rettore dell’Università, subentrerà al professor Paolo Garbarino il 1° novembre 2012. Il suo mandato, secondo il nuovo Statuto, durerà sei anni. Il pro-rettore sarà il professor Fabio Gastaldi, ordinario di Analisi Matematica presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica di Alessandria.
Riferendosi ai punti del suo programma, il professor Emanuel ha commentato a caldo:
«L’Università del Piemonte Orientale si è conquistata in questi anni un certificato di garanzia di tutto rispetto: terza nella classifica nazionale della ricerca scientifica, prima in diversi settori disciplinari, sempre avanti nelle graduatorie delle performance degli studenti e del barometro occupazionale. Gli studenti del territorio, come quelli provenienti da altre realtà geografiche, possono essere certi che iscriversi da noi è una scelta di eccellenza. In questa prospettiva perfezioneremo ulteriormente l’offerta formativa, potenzieremo l’attività della ricerca e le strutture del trasferimento tecnologico, proseguiremo i programmi edilizi, rafforzeremo i servizi per gli studenti e consolideremo l’internazionalizzazione delle nostre attività e dei nostri corsi di studio. Questo Ateneo, con la sua denominazione, ha conferito identità culturale, economica e sociale alla regione del “Piemonte Orientale”. Di ciò siamo fieri e per questa ragione ci candidiamo a essere la sua voce e a contribuire, in tutte le sedi e con tutte le istituzioni, alla definizione delle sue mete e all’affermazione dei suoi programmi di sviluppo».