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SIGLATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ATENEO, COMUNE E PROVINCIA

Alessandria - È stato siglato mercoledì 6 luglio alle ore 16, nella Sala lauree di Palazzo Borsalino ad Alessandria, l’Accordo di Programma tra Università del Piemonte Orientale, Città di Alessandria e Provincia di Alessandria che garantirà, per i prossimi dieci anni, il rafforzamento dell’attività accademica dell’Ateneo “Avogadro” nel capoluogo alessandrino. A fronte dell’impegno dell’Ateneo a valorizzare la sua presenza in Alessandria, ciascuna delle due Amministrazioni locali metterà a disposizione dell’Università la somma di 250 mila Euro per dieci anni. Questo percorso sarà completato con la prossima sottoscrizione di analoga convenzione tra Università e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. «La firma di questo accordo – ha dichiarato il rettore dell’Ateneo “Avogadro” Paolo Garbarino (foto) – è un risultato davvero significativo per l’Ateneo e per il territorio e dà una risposta senza equivoci alle incertezze e ai problemi del recente passato. Siamo ben consapevoli delle difficoltà economiche che tutte le istituzioni pubbliche stanno soffrendo in questo periodo di crisi; lo sforzo che stanno facendo gli Enti locali è il segno tangibile che si vuole guardare al futuro, soprattutto quello dei giovani, con ottimismo. L’investimento nell’Università, e cioè in conoscenza e ricerca, è il miglior modo per affrontare la crisi e superarla puntando sulle nuove generazioni. Da parte nostra aumenteremo ancora di più i nostri sforzi per un’università di alto livello e pienamente rispondente ai bisogni di questo territorio». «L’Università – ha aggiunto la Vicepresidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa – è un pezzo significativo dell’investimento che la Provincia intende fare per il futuro del territorio. Tutti gli indicatori economici e sociali ci dicono che per crescere occorre innovare. È l’innovazione la chiave per vincere la sfida della competitività. Questo riguarda le imprese e la Pubblica Amministrazione. E l’Università può essere, in questo senso, una leva determinante. A condizione, ovviamente, che la sua presenza si consolidi nel tempo e si integri sempre più anche con i processi e i fabbisogni del sistema locale. Senza rinunciare, ovviamente, a quel profilo di autonomia che sta alla base dei principi della libertà didattica e di ricerca. Solidità nel tempo e osmosi con il territorio, sono i capisaldi dell’Accordo decennale che abbiamo predisposto. Facciamo un sacrificio e lo facciamo in controtendenza rispetto a una politica di tagli che penalizza gli enti locali e il sistema universitario al tempo stesso. Ma siamo convinti che sia una scelta giusta: una chance che vogliamo dare ai nostri giovani. Speriamo che anche la Regione comprenda rapidamente quanto l’Università “Avogadro”, nella sua articolazione tripolare, sia un punto di forza per il “sistema Piemonte” e faccia la sua parte soprattutto sul fronte dei servizi per il diritto allo studio. Nonostante le molte preoccupazioni – ha concluso la Vicepresidente Rossa – oggi è una giornata positiva e vogliamo guardare con fiducia al futuro dell’Università del Piemonte Orientale. Abbiamo lavorato duramente per portarla sino a dove è oggi. Sappiamo di essere molto aiutati in questo dalla qualità dei docenti e dalle molte eccellenze del nostro Ateneo, che sono garanzia per il presente, ma, al tempo stesso, capitale solido su cui investire per crescere nei prossimi anni. D’altro canto, l’“Avogadro” è un’Università giovane e le Università hanno bisogno di decenni, se non secoli, per affermarsi. Ciò che noi stiamo gettando in questi anni sono solo le fondamenta e ci pare che, almeno per ora, stiano resistendo all’assalto dei non pochi demolitori». Ha sottolineato, infine, il sindaco di Alessandria Pier Carlo Fabbio: «Un passo importante verso un rapporto compiuto tra città e università, per raggiungere al più presto quell’idea di ‘Alessandria universitaria’ che perseguiamo da tempo e che oggi incomincia a diventare realtà. E ora procediamo con i contenitori delle facoltà e dei servizi accessori per studenti e insegnanti».