Milano - I Seamen escono sconfitti a testa alta, 33 a 41, nel debutto in ELF, al termine di una partita vibrante, giocata per larghi tratti alla pari contro un avversario esperto come i Barcelona Dragons. A mancare nella festa del Vigorelli, davanti a 1.800 spettatori, accorsi nell’impianto di via Arona nonostante la concomitante disputa della finale di Champions League, è stato solo il risultato perché il clima che si è vissuto sugli spalti ha pochi precedenti nella storia del football italiano. Sono stati davvero tanti gli ospiti speciali, a partire dal Console Generale americano di Milano Robert Needham, cui è stato affidato il coin toss, per continuare con l’Assessora allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune Martina Riva, fino a Germano Lanzoni che con la sua carica e simpatia ha travolto tutti. In campo i Seamen hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà una squadra rodata come i Dragons, l’anno scorso semifinalisti, finendo col cedere solo sul filo di lana.
In vantaggio con un field goal di Matteo Felli, a convertire un primo drive elettrizzante, la squadra di Stefan Pokorny ha vissuto un primo tempo costantemente a stretto contatto con l’avversario grazie ai touchdown di Juan Flores Calderon, pass da 65 yarde di guadagno, Ali Khalife e Leonardo Franchi con il tabellone a segnare uno svantaggio di soli 3 punti, 24 a 27, all’half time. Dopo la seconda esibizione della marching band di Triuggio, la partita ha cambiato volto, con i reparti offensivi, fino a quel momento sfavillanti, 38 punti realizzati solo nel primo quarto, che hanno lasciato spazio alle difese e a un gioco decisamente più conservativo. I Dragons, pesa molto l’esperienza, hanno saputo mantenere i padroni di casa a distanza, facendo scelte sempre corrette e non forzando mai la mano, nelle situazioni potenzialmente rischiose. Ai Seamen va invece attribuito il merito di non aver mai mollato, trovando altri punti con il secondo field goal di giornata di Matteo Felli e con una meta, su altro big play, in questo caso di 60 yarde, di Tamsir Seck. Nel finale la Milano blue navy ha avuto due volte l’occasione di violare l’end zone catalana, ma un intercetto prima, con la palla posizionata sulla yarda e un fumble poi, nell’ultimo assalto all’arma bianca, a un minuto dal termine, hanno vanificato la possibilità di spedire il confronto in over time. Al di là dell’inevitabile amaro in bocca, lasciato in particolare dall’ultimo drive nel quale il Vigorelli aveva cominciato davvero a pregustare il riaggancio, il match ha evidenziato molte più luci che ombre, con una squadra capace di tener testa al quotato avversario per tutta la durata del match, un pubblico semplicemente sensazionale e un’organizzazione che si è dimostrata da subito all’altezza del compito. Dal punto di vista tecnico ottime indicazioni provengono dall’intesa che Luke Zaharadka ha dimostrato di possedere con il suo attacco, dalle tante nuove individualità che hanno infiammato i tifosi e da una solidità, a livello mentale, che è forse l’indicazione più lieta della giornata. Domenica prossima Milano sarà di scena a Stoccarda, ospite dei Surge.
Il prossimo appuntamento al Vigorelli è fissato per il 25 giugno, avversari gli Helvetic Guards.
Milano Seamen-Barcelona Dragons 33-41 (17-21 7-6 3-6 6-8)