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L’impatto del gioco d’azzardo sull’Italia rurale

Spese da record nei piccoli comuni

Milano - Il settore del gioco d’azzardo pubblico, soprattutto nella sua filiera digitale e online, continua a crescere in tutta Italia. E lo fa non solo nei grandi centri, ma anche nei piccoli comuni. A dirlo è proprio l’ultimo rapporto «Non così piccoli. L’azzardo online nei piccoli comuni italiani», realizzato da CGIL, Federconsumatori e Fondazione Isscon.

Si tratta di uno studio condotto negli oltre 3 mila comuni con popolazione tra i 2 mila e i 10 mila abitanti, all’interno del quale si legge come il gioco d’azzardo mostri dinamiche peculiari e sicuramente da monitorare. Come si legge nella sezione notizie di Giochidislots, blog di riferimento nel settore, questi comuni, che rappresentano il 41% del totale in Italia e un quarto della popolazione, registrano una concentrazione di spese molto diverse rispetto alla media nazionale. Tra i casi più interessanti ce n’è uno che merita un’analisi particolare: Aguilara Veneta, in provincia di Padova. Si tratta di un comune con poco più di 4 mila abitanti ma che ha registrato una spesa media pro capite di 13.073 euro nel 2023, con un aumento significativo rispetto ai 1.231 euro del 2022. Un dato che è 14 volte superiore alla media provinciale, dove la spesa mensile è di circa 1.100 euro per abitante tra i 18 e i 74 anni. Numeri che riflettono l’impatto del gioco d’azzardo anche nelle aree meno urbanizzate e che mettono in evidenza anche un altro fattore: il rapporto tra gambling, piccoli comuni ed economia turistica.

Lo dimostra bene il caso di Capri, dove nel 2023 la spesa pro capite in gioco è stata di oltre 9.500 euro, rispetto ai quasi 8 mila dell’anno precedente. Numeri simili si trovano ad Anacapri, con quasi 5.000 euro pro capite. La ricerca suggerisce che parte del ricavato delle attività turistiche possa essere indirizzata verso il gioco d’azzardo online, facendo crescere ovviamente le statistiche man mano che si procede verso il sud Italia. I comuni delle province di Palermo, Messina, Lecce, Cosenza, Napoli e Salerno registrano spese pro capite almeno doppie rispetto alla media nazionale. A destare preoccupazione, però, è la correlazione, sottolineata dal rapporto, tra alti livelli di spesa e la presenza della criminalità organizzata, che potrebbe influenzare il settore dell’azzardo online.

È per questo che Federconsumatori e CGIL hanno chiesto interventi urgenti per contenere il fenomeno, attraverso politiche mirate che bilancino entrate fiscali e costi sociali. Serve prevenzione, serve conoscenza, serve informazioni. Perché il gambling è senza dubbio un’opportunità, ma può diventare anche un grosso pericolo.