Vigevano - Quest’anno la 15^ Scarpadoro Half Marathon è partita in modo del tutto inedito, perché ha accompagnato il via anticipato, alle 8.30, di Silvia Furlani, una donna che ha dedicato trent’anni della sua vita alla lotta contro la sclerosi multipla. Lei ha scelto con coraggio di combatterla correndo, partecipando a maratone e gare che aiutassero lei e gli altri a capire come sia necessario battersi e non arrendersi alla malattia. Anche questa volta dopo l’arrivo della 10 km ha ricordato: “Lo sport è il mio salvavita”. Silvia non si rassegna mai, anche se ora la fatica si è fatta grande, pesante. E’ un esempio e ci ha fatto piacere rincontrare il suo sorriso.
E’ giusto partire da lei per raccontare la cronaca di questa prima Scarpadoro post-Covid, che ha spazzato gli umani dubbi della vigilia, innescati dalla lunga astinenza di gare, di vita e di corsa in comune. Si è respirata un’aria diversa, quella della vera ripartenza. C’era in tutti una voglia particolare e soprattutto il piacere di ritrovarsi.
La mezza maratona ha visto emergere, in campo maschile, uno specialista delle corse in montagna, Lorenzo Beltrami, ventiseienne di Mandello del Lario e portacolori della Falchi-Lecco, che si è imposto in 1h10’28”. Questa è stata la sua ultima gara in piano, da domani si concentrerà sul circuito del Golden Trail in montagna. Perché faticare in salita? “Dove sono nato c’è poco piano, quindi sto seguendo l’ispirazione naturale. E’ un atto di libertà”. Beltrami ha staccato nel finale Loris Mandelli della Polisportiva Carugate, che ha chiuso in 1h10’44”. Terzo Massimiliano Milani dell’Atletica San Marco, che a 50 anni è in splendida forma: 1h11’08”. E’ reduce dalla vittoria nella sua prima maratona master over 45. Sembra un ragazzino, molti l’hanno guardato con umana e dolce invidia.
Una biologa quarantacinquenne, Roberta Scabini di Voghera, del Running Oltrepò, ha vinto tra le donne in 1h24’01”, e ha subito confessato: “Io ho cominciato questa attività dopo i 33 anni, prima non sopportavo la corsa. Giocavo a tennis, facevo sport, ma guai a chi mi invitava a correre. Non so esattamente come e perché sia avvenuta questa conversione. Sta di fatto che mi sono appassionata e adesso fa parte della mia vita”. Roberta cura ogni particolare. Ha corso con un trucco perfetto, alla fine neppure sbuffava ed era pronta per un party. Ha battuto Karin Angotti dell’ADS GP Garlaschese, che è entrata in crisi nell’ultima parte e ha finito in 1h25’57”, arricchendo il proprio palmares personale alla Scarpadoro: 3 vittorie e tre secondi posti dal 2016 a oggi. Terza Anna Caporusso dell’Avis Ivrea in 1h26’53”.
La 10 km non competitiva ha visto emergere la linea giovane con lo Junior Alessandro Mellone, triatleta, primo in 33’15” davanti al giovane atleta di casa Pietro Botros. In campo femminile, vittoria di Chiara Dalla Longa in 43’31”, mentre nella distanza più breve di 5 chilometri, un altrio promettente portacolori dell’Atletica Vigevano, Lorenzo Carruba (14 anni), ha sbaragliato la concorrenza. Nella 5K donne, arrivo mano nella mano delle sorelle Elisa e Marzia Invernizzi della Falchi Lecco, compagne di squadra del vincitore della mezza Beltrami. Da segnalare anche la coppia Elena e Achille, prima mamma al traguardo spingendo il suo piccolo in passeggino.
Forti emozioni in partenza e al traguardo sono state vissute, oltre alla partecipazione di Silvia Furlani, anche attraverso i personaggi di vere e proprie “Storie in Corsa”. Come quella dell’avvocato di Saronno Rossella La Gamba affetta da linfedema, ovvero il malfunzionamento del sistema linfatico e che attraverso la corsa cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia per molti ancora sconosciuta. C’è poi la storia di papà Giacomo Maggiore che ha spinto per 10 chilometri il suo piccolo Elia, un bambino di 6 anni costretto alla sedia a rotelle dall’età di un anno, a causa di una mielite virale che gli ha ‘addormentato’ le gambine, e infine quella di Roberto Canova, per gli amici Robby, il musicista e cantante paraplegico, costretto alla sedia a rotelle dal 1995 a causa di un incidente stradale e che oggi ha tagliato il traguardo della sua prima “mezza”. Belle storie, che hanno inumidito gli occhi di pubblico che oggi non si è risparmiato in applausi ed incitamenti.
Davvero molti sono stati i volti sorridenti dei 1400 concorrenti al traguardo, segno che la manifestazione ha lasciato il segno e fatto breccia nei loro cuori.
La Scarpadoro è stata organizzata dall’Atletica Vigevano in collaborazione con il Comune di Vigevano e patrocinata da Regione Lombardia, Parco Lombardo del Ticino, Coni Pavia, Fidal e Pool Vigevano Sport.
Sotto il coordinamento della Polizia Locale, anche erano impiegati sul percorso oltre 200 volontari che, oltre a salvaguardare la chiusura delle strade e il passaggio degli atleti. Hanno inoltre collaborato: il gruppo comunale della Protezione Civile e il Corpo Volontari Parco del Ticino, il gruppo sportivo Escape Team, la Garlaschese, l'associazione Sorrisi con il Cuore, gli Alpini, la Croce Rossa, la Croce Verde e l’Istituto Cairoli di Vigevano, con la Radio B Cairoli e con due classi del programma Security Club Cairoli Vigevano (SCCV).
Hanno corso al fianco della quindicesima edizione importanti aziende del territorio come: Autotorino, BCC di Carate Brianza-Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Asm Energia Spa Gruppo A2a, Dow Italia, Leonardo Costruzioni (main sponsor di Atletica Vigevano), Fox Sport, Pasticceria Villani, Caffè Commercio, Enoteca Giacchero, Conad, Tenuta Drovanti, Allianz - Agenzia Vigevano Diaz, Ferplanet e Natura Elettrica.
Classifica Half Marathon Uomini
1. Lorenzo Beltrami (Falchi-Lecco) 1h10’28”
2. Loris Mandelli (Pol. Carugate) 1h10’44”
3. Massimiliano Milani (Atl. San Marco) 1h11’08”
4. Simone Paredi (Sport e Benessere) 1h12’15”
5. Marco Melesi (CS Cortenova) 1h13’04”
Classifica Half Marathon Donne
1. Roberta Scabini 1h24’01”
2. Karin Angotti (GP Garlaschese) 1h25’57”
3. Anna Camporusso (Avis Ivrea) 1h26’53”
4. Marta Dani (Runners Valbossa-Azzate) 1h28’28”
5. Simona Viola (Avis Pavia) 1h28’53”