Milano - Ancora tu? Parma! Un filo invisibile sembra correre tra Milano e la città ducale, a parere personale una delle città più belle e vivibili del nostro paese che sembra aver trovato, a livello sportivo, la formula magica per mantenere le proprie realtà ad alto livello. Dal calcio al rugby, dal baseball al football Parma stupisce per organizzazione e risultati. Lo sanno bene i Seamen, sconfitti nell’ultimo Super Bowl, nel quale gli emiliani hanno festeggiato il quarto tricolore consecutivo e nella finale under 19 dove, contro pronostico, la bestia nera, pardon, bianco nera, ha riservato l’ennesimo dispiacere ai meneghini. Tanta acqua è passata sotto i ponti da quella calda e umida finale di Ferrara. Tanti protagonisti, in primis i sei americani che facevano parte dei roster 2013, non avranno parte nello spettacolo che andrà in scena sabato sera, mentre altri, a cominciare da quattro nuovi atleti a stelle e strisce, due per squadra come da regolamento vigente, passando per i tanti nazionali che hanno deciso di rimpolpare le fila delle due compagini animeranno la festa del Vigorelli dove è atteso, stando l’attuale capienza di 2500 posti, il sold out. L’elenco degli innesti che hanno fatto di Seamen e Panthers, Giants permettendo, le regine del mercato, sarebbe davvero lungo. Ci limitiamo ai talenti d’oltre oceano che portano i nomi di Jonathan Dally , quarter back leader nello scorso campionato austriaco, ai talenti univesitari conosciuti come Dalton Hilliard, i primi due menzionati vestiranno la maglia blue navy, Jesse Paulsen e Andrew Brewer, rispettivamente defensive back e wide receiver delle pantere scudettate. Ulteriori incubi della difesa milanese saranno Tommaso Monardi e Alessandro Malpeli Avalli, probabilmente gli elementi chiavi, senza nulla togliere al resto della formazione, in quel Super Bowl nel quale la Milano blue navy restò a galla per un quarto prima di perdere, ulteriore citazione marinara è d’obbligo, la bussola minata dagli infortuni e dal talento dell’avversario. Tanti visi nuovi e schemi ridisegnati dalla saggia mano di Paolo Mutti, sulla pelle di una squadra che ha caratteristiche molto diverse da quella che abbiamo conosciuto, saranno sufficienti a sfatare il tabou parmense? Solo gli astri lo sanno, ma la logica porta a pensare che sabato sera, obbligo presentarsi alle ore 19 per non perdere le performance delle cheerleaders e della marching band, lo spettacolo non mancherà e i protagonisti sono forse ancora più curiosi di noi nel chiedersi quali valori usciranno dal confronto. Il passato dice Panthers, il cuore, perdonatemi se per una volta dichiariamo senza giri di parole la nostra fede, Seamen. La logica è ancora con i campioni d’Italia in carica, ma il football, metafora della vita, regala sorprese agli audaci e i “Marinai”, ne sia testimone lo spettacolare finale della scorsa stagione, sanno adattarsi ad ogni condizione di mare. La rotta è stabilita, gli ormeggi mollati, le vele issate. Se il vento sarà propizio i Seamen metteranno ancora una volta la prua verso un sogno che chiamato Super Bowl e il tabù Parma, per una volta, non sarà più tale.