Gozzano - E' nata una stella della boxe italiana? Forse è presto per dirlo, ma ci sono tutti i presupposti per essere felici per questo nuovo campioncino 'di casa nostra', in un territorio che ha 'regalato' assoluti fuoriclasse come l'Olimpionico Cosimo Pinto (oro nel 1964 a Tokyo). Matteo Deiana ha 25 anni, è istruttore sportivo e da 4 anni è seguito dal tecnico Boris Viale. Con lui ha iniziato un percorso fatto di sacrifici, ma anche di passione e di amore per uno sport come il pugilato (non a caso chiamata 'la Noble Art') che l'ha visto debuttare nel professionismo. Il suo primo match, vittorioso, ha avuto luogo la scorsa domenica 1° dicembre nel ring allestito all'interno della palestra Vecchia Maniera di Castelletto Ticino, dove si allena con costanza.
"Ho sempre sentito il pugilato come una parte di me - racconta Matteo - come un richiamo e una pratica dove mi sento bene e riesco a dare il massimo. Grazie a Boris ho potuto tirare fuori tutto quello che c'era in me e così ho iniziato quest'avventura col massimo entusiasmo, anche grazie al contributo del preparatore atletico Federico Moia. Il primo match per rompere il ghiaccio si è svolto nella mia categoria, Medio-Massimi (sotto gli 80 kg), in 6 riprese da sei minuti ciascuna contro un ottimo avversario, il mantovano Rodolfo Benini. Ed è arrivata la prima vittoria. Ora devo proseguire su questa strada sempre col massimo dell'impegno e dell'entusiasmo per salire il ranking nazionale, dove più combatti (e più vinci) e più sali in classifica".
Chi ti senti di ringraziare? "Certamente Boris, Federico, tutto lo staff della Vecchia Maniera, gli amici e i miei familiari che sono venuti a fare il tifo per me domenica. Un grazie gigante va soprattutto alla mia ragazza Chicca, che m'è stata vicina in questi momenti di preparazione, vivendo assieme a me il grande stress per il debutto nel professionismo: posso dire che anche lei ha combattuto con me!".
E un bel 'vaff...' a chi lo dici? Risata e poi con la voce tra il soddisfatto e l'emozionato spiega: "A tutti quelli che mi hanno augurato di non farcela, che non credevano in me e che poi ho visto, qualcuno di loro, a bordo ring... Anzi, pensandoci bene non dico loro 'vaff...'; sono invece pronto a porgere loro la mano, perché sono fatto così e non posso e non voglio cambiare...".
Bravissimo Matteo e in bocca al lupo per il prossimo impegno: si salirà ancora sul ring per un match professionistico ai primi di gennaio 2020. Obiettivo, salire quella classifica e continuare a togliersi delle belle soddisfazioni.
Gianmaria Balboni