Comignago - Il 21 marzo alle ore 21 all’Abbazia di Santo Spirito (Villa Giannone, via Borgoticino 4) a Comignago Gianni Lucini presenta il suo nuovo libro “Chansons e chansonniers nelle notti di Parigi; converserà con lui la scrittrice Tiziana Regine. Ci saranno interventi musicali di Daniele Concerva, e letture di Eleonora Visco Gulardi. L’incontro sarà gratuito e aperto a tutti.
Trentadue chansonniers e due gruppi musicali. Un periodo storico, il Novecento, con due guerre mondiali, la barbarie dell’occupazione nazista e la resistenza, rivolte e repressioni, le speranze del Fronte Popolare, la codardia della collaborazionista Repubblica di Vichy e infine la Liberazione a far da sfondo. Una città, Parigi, florida di luci e opportunità. Lo sanno bene tanti artisti provenienti da paesi diversi che qui trovano una vera patria.
Come sia stato possibile ce lo racconta Gianni Lucini mettendo insieme le storie personali e musicali di tutti loro, gli chansonniers, che prima di calcare i palcoscenici o di finire immortalati su un cartellone, hanno dovuto rimboccarsi le maniche, far umili lavori, subire sfruttamenti e umiliazioni.
Questo libro parla anche di riscatto, personale e sociale, di colpi di fortuna e incontri miracolosi. Di solidarietà tra artisti, ma soprattutto tra esseri umani. E di amore. Per l’arte e per la vita. La musica di questo periodo incontra la poesia e la porta sui palcoscenici.
Dopo aver raccontato le chanteuses in “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi”, Gianni Lucini mette insieme le storie personali e musicali degli chansonniers del Novecento. Si va a Parigi!
"Questo libro - spiega lo stesso Lucini - non era previsto. È arrivato inaspettato e in fondo un po’ a sorpresa anche per me che ne sono l’autore. Le ragioni della sua nascita vanno cercate lontano, in un altro mio libro che, alcuni anni fa, ha avuto tanta fortuna e che a dieci anni dalla sua uscita è ancora in distribuzione. Si intitola “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi” e racconta l’epopea delle chanteuses francesi del Novecento. Più volte, in occasione di vari incontri pubblici dedicati al libro, sono stato invitato a indagare anche l’orizzonte maschile della canzone e dello spettacolo francese dello stesso periodo. In verità avevo già a disposizione moltissimo materiale, contatti e canali per approfondire ma mi mancava la giusta predisposizione d’animo. Per questa ragione ho lavorato su altri progetti, a partire dalle “sciantose” napoletane per finire a una voluminosa sommatoria di trecentosessantasei racconti in musica articolati per date. L’argomento però non era scomparso per sempre dal mio orizzonte perché periodicamente qualcuno mi chiedeva se e quando avessi intenzione di raccontare gli chansonniers e il loro mondo. Ho aspettato a lungo prima di rimetterci mano. Ho anche pensato di lasciar perdere ma alla fine ho deciso di chiudere il cerchio. E così otto anni dopo “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi” sono tornato sui miei passi non solo dal punto di vista letterario ma anche fisico visto che ho deciso di lavorare a questo libro nello stesso luogo in cui era nato l’atto d’amore per le protagoniste della notte parigina. La prima stesura di quel libro era stata riordinata e sistemata in modo pressoché definitivo a Roquebrune Cap Martin. Per questa ragione nel momento in cui ho deciso di scrivere questo nuovo volume ho voluto ripercorrere lo stesso sentiero. Sono tornato a Roquebrune Cap Martin e ho scoperto che anche lì molto è cambiato in questi anni. È il tempo che passa e va accettato per quello che è. Come quello dedicato alle chanteuses, anche questo libro vuole essere un atto d’amore per la musica, per lo spettacolo e anche per un’epoca. Ho trovato un nuovo luogo magico non troppo distante da lì dove far nascere questo libro. Ora come tutti i miei libri, cammina da solo per il mondo".