Novara - Saranno passati più di trent'anni dalla mia prima presenza a Crema, ero poco più che un ragazzino ma posso serenamente dire che non è cambiato assolutamente nulla. Una trasferta in pianura padana con partita alle 17.30, una nebbia che ricorda il casello di Melegnano in qualunque periodo dell'anno, uno stadio... opss, un campo sportivo in pieno centro e una squadra che ogni tot anni cambia nome: Cremapergo, Pergocrema, Pergolettese, mai pensato semplicemente Crema? A contorno di tutto questo, si registra uno squallido pareggio che, come al solito, non solo non serve ma danneggia il nostro morale, visto che loro sono in zona retrocessione, e noi "forse" puntiamo a qualcosa in più. Non definirei questo un periodo oscuro, più che altro premonitore di lunghi periodi di anonimato sportivo; diciamo che chi ha la mia età è abituato a questa situazione e non si spaventa in queste categorie anzi cerca motivazioni divertendosi. Tutti dicono di avere pazienza con i nuovi boss del Novara Calcio, ma con tutto quello che abbiamo passato noi, possiamo permetterci di aspettare ancora? Soprattutto chiunque sia può permettersi di dirci ancora di avere pazienza? I nostri ragazzi e non parlo di quelli in campo, si divertono sempre e comunque, sventolando bandiere importanti, cantando cori per la nostra città, contornati da una nebbia che non ti fa vedere neanche il campo, ma tutto questo crea un 'atmosfera romantica. Gli avversari non ti vedono ma ti sentono ed alla fine è solo questo quello che conta; i ragazzi in campo si danno da fare, evidentemente non è cattiveria, ma ognuno nella vita ha i suoi limiti. Dopo pochissimi minuti prendiamo gol, inutile fare nomi di giocatori che non ci dicono nulla, altro è il suo gesto atletico: una rovesciata alla Edson Arantes Do Nascimento, ci castiga; avesse fatto un gol del genere in serie A staremmo qui ha parlare di un giocatore da non perdere di vista. Finisce la partita, anche se il tabellino riporta altri 3 gol, cioè così dicono, visto che dalla nostra curva non si vede più nulla, un gol su azione per parte, un gol su rigore per parte, l'ennesima domenica all'italiana finisce. Si potrebbero fare tante considerazioni su questa giornata, ne farò una sola: ma i tifosi cremaschi come fanno e sentirsi parte di quella squadra? Cioè per farmi capire, nel mio armadio ho delle sciarpe del Novara che hanno quarant'anni; questi poveracci ogni tot devono cambiare tutto il materiale, salvo svegliarsi il mattino e non sapere più per chi devono cantare, l'unica cosa che è rimasta, che io sappia è il colore, giallo blu erano e giallo blu sono rimasti. In queste cose sta l'Amarcord, tante, troppe analogie col passato, difetti ce ne sono tanti e ce ne sono sempre stati, ma forse è proprio quello che vogliamo, cambiare troppo forse fa male, visto che la frase ricorrente è sempre la stessa, “si stava meglio quando si stava peggio” e noi adesso stiamo peggio... o forse no.
Domenica prossima c'è il Gozzano, non voglio essere cattivo con loro, ma una squadra che appartiene alla provincia di Novara non può e non deve fare amicizia con i vercellesi, è una cosa innaturale, lo definirei un paradosso. Come minimo, meriterebbero l'espulsione dalla provincia, noi si spera faremo in modo di allontanarli dalla serie C, vincendo... anche se ultimamente siamo diventati una onlus.
Maurizio Ciniello