Novara - Dobbiamo metterci il cuore in pace, questa ormai è la nostra realtà; una categoria che fino a non molto tempo fa quasi denigravamo, ma che adesso, per demeriti non calcistici, ci ritroviamo a vivere e, come giusto che sia, a soffrire. In Coppa Italia le cose vanno bene, vuoi per meriti nostri, vuoi per squadre meno dotate economicamente e, in questa categoria, ce ne sono tantissime. In campionato, invece, la cosa è un po più complicata; in campo c'è agonismo, forse troppo; squadre come l'Asti ed il Borgosesia, che hanno ben poco da chiedere alla categoria, sono riuscite a portare via un pareggio che direi ben meritato. La domenica passata, invece, ha richiamato alla memoria bei momenti, non calcistici; il bel gioco è da parecchio che manca, ma ci siamo ritrovati di fronte il "città di Varese", vecchia gloria calcistica fallita e rifallita, che ormai è da qualche anno che arranca in questa categoria, presentatosi da noi con circa 200 tifosi al seguito che ci hanno dato la possibilità di rivivere emozioni che quest'anno difficilmente vivremo. Sarebbe bello avere sempre il settore ospiti con qualcuno da insultare; sarà questo l'ostacolo maggiore, riuscire a convincere il popolo novarese che la squadra va sostenuta anche se dall'altra parte c'è il nulla, sperando col tempo di non diventare noi il nulla. Novara e Varese si presentano in campo con i classici colori, noi azzurri e loro rossi; in queste poche partite giocate abbiamo già capito che c'è molta carenza di tecnica e tattica ma, vista la giovane età, si spera di vedere almeno grinta. Gli avversari sembrano più convinti, il Novara attacca ma preoccupa ben poco e al 78' vanno in vantaggio loro con Premoli di testa, atleticamente molliamo nel finale, ci può stare, siamo la squadra allestita più tardi rispetto alle altre, ma questa volta sembra diverso, i ragazzi sembrano crederci e i tifosi spingono, più per l'odio verso gli avversari che per l'amore per questa nuova società. All'80' Vuthaj, su assist di Pablo, segna, il Novara ci crede e soprattutto noi ci crediamo e al 95' Di Masi, sempre su assist dell'eterno Pablo, la mette dentro; finisce 2-1 per noi, una vittoria che da morale e forse una carica diversa per il futuro di squadra, società e tifosi; aria di normalità che mancava da troppo tempo. Avanti così e vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Mercoledì si giocherà ad Imperia , si conferma la costante voglia di danneggiare i tifosi, anche nella categoria dilettantistica il tifoso non è gradito. Durante la partita di domenica scorsa la tifoseria novarese ha voluto esprimere vicinanza ad un amico sempre presente, quando giocava il Novara, per la scomparsa del padre, tifosissimo del Novara e certi che continuerà ad esserlo.
Maurizio Ciniello