Novara - Nello sport, si sa, si suda e si lavora per raggiungere un preciso obiettivo e questo, in casa Asystel, dopo la rivoluzione vissuta un anno fa, è senza dubbio quello di proseguire sulla strada intrapresa, seguendo un progetto che ha “ringiovanito” società, ambizioni ed emozioni di un decennio buono. Così, dopo la fase della ricostruzione, per il club è il momento di progettare una nuova stagione all’insegna dell’entusiasmo e del divertimento con l’obiettivo, proprio come è stato dodici mesi fa, di migliorare e migliorarsi. Forte dei contratti pluriennali già stipulati da tempo con tutte le giocatrici, e resi i dovuti onori a quelle atlete (Lauren Paolini, Ivana Nesovic e Gilda Lombardo) che, ciascuna per ragioni diverse, non proseguiranno la propria avventura in biancorosso, la società ha lavorato per completare quanto prima e nel migliore dei modi lo scacchiere tattico da affidare a Gianni Caprara e al suo vice Cristiano Camardese (il cui contratto è stato prolungato a seguito dello splendido lavoro svolto nel corso della passata stagione). Entusiasmo ed esuberanza ma anche una giusta dose di esperienza e cinismo, questi i connotati ricercati dal General Manager Massimo De Stefano per cercare di donare alla squadra lo slancio necessario per compiere un nuovo salto di qualità, senza, però, rompere gli equilibri del gruppo. Il tutto, tenendo sempre un occhio fisso sulla politica economica e tecnica del club, improntata sulla crescita di giovani talenti, italiani e stranieri. In un sol colpo, quindi, oltre alle conferme di 9 delle 12 atlete dello scorso anno (Zardo, Camera, Bechis, Barun, Barcellini, Horvath, Veljkovic, Folie, Sansonna), la società annuncia l’arrivo a Novara dell’enfant prodige del volley mondiale Sanja Malagurski (serba classe 1990, proviene dalla Stella Rossa e può ricoprire indifferentemente tanto il ruolo di opposto quanto quello di schiacciatrice ricevitrice) e della centrale azzurra Laura Frigo (nativa di Saronno, classe 1990, ha giocato nell’ultima stagione a Pavia ed è stata svezzata alla corte di Bosetti a Orago, con la cui maglia vinse, proprio contro l’Asystel, lo scudetto 2007 categoria under 18). Non solo, a completare il tris ecco un vero e proprio colpo a sorpresa con il ritorno di una delle atlete che sono state il simbolo e l’emblema del miracolo Asystel ai tempi della promozione in serie A1 e delle finali scudetto: Natalia Viganò (schiacciatrice ricevitrice classe 1979, novarese, può vantare già cinque stagioni in maglia biancorossa tra A2 e A1). Tutti e tre gli accordi sottoscritti avranno durata biennale. “In questi casi le dichiarazioni di rito prevedono la formula “abbiamo preso le giocatrici fra le più forti al mondo nei rispettivi ruoli” – scherza il Gm novarese Massimo De Stefano – ma personalmente non amo questi luoghi comuni e per questo dico che abbiamo scelto tre atlete, che reputavamo, per motivazioni diverse, funzionali al nostro progetto. Un progetto che vedrà al via della prossima stagione l’Asystel più italiana di sempre, con otto atlete italiane su dodici. Di queste, sei giocano in nazionale e addirittura cinque hanno meno di ventidue anni. Con Veljkovic e Malagurski arriveremo ad avere addirittura più della metà delle nostre atlete under 22 (7 su 12 ndr)”. “Per quanto riguarda i nuovi acquisti – prosegue De Stefano – Malagurski, opzionata già da due anni, è una giovane di straordinario talento che sarà molto preziosa anche per la sua duttilità tattica che le consente di adattarsi a più ruoli in campo. E’ un’atleta la cui giovane età non deve trarre in inganno: come Veljkovic, ha già vissuto esperienze importanti con la nazionale, giocando Europei, Mondiali e Olimpiadi. Per quanto riguarda Frigo, abbiamo chiuso un reparto centrale decisamente giovanissimo (con Folie e Veljkovic, l’età media è inferiore ai 21 anni ndr) ma composto da tre atlete che potranno davvero giocarsi ciascuna le proprie chance, tutte per altro già nel giro delle rispettive nazionali. In un passato nemmeno troppo lontano, Laura ci ha fatto molto male sconfiggendo, nella finale scudetto di Monterotondo, la nostra under 18 (in cui militava la futura compagna Marta Bechis ndr). La tenevamo d’occhio da allora e oggi siamo convinti possa farsi perdonare quello “smacco” che ci ha rifilato, contribuendo da protagonista ai nuovi traguardi che il club raggiungerà. L’arrivo di Viganò, invece, potrebbe essere visto in controtendenza, non trattandosi di un giovane virgulto da svezzare, ma non è così: è da gennaio che Natalia si prepara scrupolosamente per rientrare alla grande. L'abbiamo seguita, testata e verificato le sue motivazioni. Quando l'ho vista allenarsi mi ha prima sorpreso, e poi entusiasmato a tal punto che ho subito preso una decisione. E' in una condizione psico-ficica straordinaria, tecnicamente non ha perso nulla ed è carica a mille. Se qualcuno dovesse pensare che abbiamo ripiegato su una giocatrice a fine carriera, si dovrà ricredere. D’altra parte, nel suo ruolo, le possibilità di scelta erano svariate e se abbiamo puntato su di lei è perché incarna alla perfezione quel che cercavamo per integrare e completare il nostro progetto. Natalia rappresenterà uno dei valori aggiunti della squadra".