Novara - Calma piatta a Novara in ogni senso; tutto fermo, tutto sempre meno chiaro, evidentemente i proclami di cessione quasi immediata erano solo provocatori. Difficile fare un buon affare in così poco tempo, chiamiamolo affare, proprio perché per questi personaggi il Novara è sempre e solo stato questo: comprare per poco e rivendere a chissà quanto. Ma, come capita spesso, la realtà non è bella come si spera; si stanno accorgendo che, portare una squadra di alto livello ad una situazione imbarazzante, non avvicina investitori, anzi tutt'altro, li fa scappare avvicinando la paura di un fallimento prossimo. Ed in tutto ciò la squadra che fa? Si adegua ad una situazione che non spaventa neanche più. Lo dimostrano i risultati, abbiamo valutato più di una volta che la differenza non la fa l'avversario che arriva da chissà dove, ma l'avversario che abbiamo in casa: confusione, paura ed incapacità. Una squadra in piena lotta per non retrocedere dovrebbe giocarsi ogni partita col coltello tra i denti, invece non succede; devo dire che la noia vince e non di poco. Di fronte due squadre che sperano in un campionato non troppo difficoltoso, un campionato con l'unico risultato per entrambe, una salvezza che farebbe passare un'estate più serena. La Pro Sesto, all'andata aprì la nostra lunga serie di partite da dimenticare, ha perso solo una settimana fa ad Olbia per 5-0, con l'Olbia in piena zona retrocessione; ci saremmo, quindi, aspettati di più da questa giornata: un primo tempo arrembante con, magari, un secondo tempo di assoluto relax, giusto per mantenere il risultato. Ma la Pro Sesto non collabora, del resto in panchina c'è un certo Parravicini, antico nemico di Novara, lui fa di tutto pur di non dare soddisfazioni alla nostra squadra. Novara in campo con la maglia celebrativa, forse indossata nella giornata sbagliata. Comincia la partita anche se ci vuole qualche minuto prima che la gente se ne accorga; un primo tempo combattuto con due squadre che si annullano a vicenda, al 7' un tiro al volo di Ruggero fuori di poco, al 14' Malotti da un cross di Panico devia di piatto a lato. Secondo tempo sulla falsa riga del primo, parecchi minuti prima di rendersi conto che si gioca, al 59' tiro potente ma centrale di Schiavi vede la respinta di Livieri, al 63' da un corner palla respinta fuori area con Schiavi che tira a portiere battuto salva Caverzasi davanti alla porta sguarnita. Finisce così 0-0, una partita con due squadre che si impegnano ma mai pericolose con portieri, oggi, inoperosi. Un punto che muove la classifica ma che ci tiene sempre a livello playout; una classifica molto corta, almeno nella parte bassa. Sarà una sofferenza arrivare alla fine, in attesa anche per noi tifosi che arrivi calma piatta per poterci far dire che l'abbiamo scampata e che ci sarà sempre un altro campionato per poterci provare, a fare cosa non si sa, ma noi non andremo mai via da qua.
Mercoledì infrasettimanale, si giocherà nella città più triste contro la squadra più triste, non per il nome oppure per i colori, ma solo perché la Juventus 23 rimane un'anomalia per un campionato che non accetta figli e figliastri, comunque, graditi oppure no, è una squadra che normalmente non ci fa penare, speriamo ci facciano andare via con i 3 punti, visto che di certo sarebbero più utili a noi che a loro.
Maurizio Ciniello - Ultras Novara