Novara - Praticare uno sport come il Judo in questo periodo d’ emergenza sanitaria legata al COVID-19 non sarebbe ragionevole, infatti siamo stati tra i primi a sospendere le attività a Marzo, prima del DCPM che tutti conosciamo, ma adesso, finalmente è arrivato il momento di ricominciare, in tutta sicurezza! Le leve del Centro Judo Novara sono formidabili, e non intendiamo solo gli atleti per anno di età o i principi delle tecniche che portano al ribaltamento dell’avversario, ma stiamo parlando della capacità della società di interagire con i nuovi mezzi di comunicazione e saperli cavalcare in maniera fruttuosa. Siamo una società unita e così solida da riorganizzarsi a tempo di record durante la quarantena e distinguendosi per fantasia, team working, inventiva e simpatia.
Il tecnico Flavio Vestali ha elaborato un protocollo di allenamento via Internet e tramite Whatsapp per mantenere tutti i judoka da quelli di 3 anni a quelli di 40 e più sempre in movimento. Il gruppo del baby judo dai 3 ai 6/7 anni settimanalmente aveva una tecnica da eseguire oppure alcune prassi del judo come il piegare il proprio judogi; il gruppo dei bambini dai 7 ai 12 anni oltre ad avere la parte tecnica dovevano svolgere dei mini circuiti di preparazione fisica.
Nonostante l’impossibilità di uscire di casa a causa del coronavirus nelle settimane precedenti i ragazzi del Centro Judo Novara sono rimasti uniti e hanno continuano ad allenarsi.
“Al mattino si studia e al pomeriggio ognuno svolge l’allenamento quotidiano – fa sapere il tecnico Flavio Vestali– Un bel gesto di responsabilità ed impegno che arriva dai ragazzi del judo. Il club in questi due mesi ha dato ad ogni atleta una programmazione fisica e tecnica”.
Inoltre l'associazione ha stimolato il settore agonistico organizzando settimanalmente delle sfide che a fine giugno verranno stilate con una classifica definitiva. Da settimana scorsa la dirigenza, ha strutturato un piano per la ripartenza, capace di garantire una ripresa modulare, decidendo così di far allenare tutti il settore agonistico all’aperto mantenendo le dovute distanze e utilizzando i vari DPI, mentre per i mini judoka si è deciso di continuare la didattica judoistica tramite le lezioni on line e con un allenamento aggiuntivo in palestra. Il dirigente Walter Ferrari spiega che lo sforzo societario nel mantenere vivo il settore giovanile e nel seguire gli atleti agonisti in questo periodo è stato davvero intenso ma era un sacrificio che per la prima società di Novara tramite la ranking list federale doveva fare. Inoltre il lockdown ha fermato come ben sappiamo ogni cosa… avevamo atleti che da settimane, anzi da mesi, preparavano appuntamenti decisivi a livello Nazionale e Internazionale. La delusione in loro è stata fortissima e ha vanificato molti sacrifici. Ma ecco arrivata la (semi) ripartenza! E il 90% degli atleti ha risposto: “Presente!” carichi di nuovi obiettivi e speranze.