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David Teggi: siete pronti per essere in forma, sempre?

David Teggi

Novara - Siamo in estate e per molti è tempo ormai per la fatidica prova costume. Per avere qualche consiglio su come sopravvivere a questo duro e incontestabile ‘esame’ abbiamo fatto qualche domanda a David Teggi, noto personal trainer impegnato nella palestra Fit Express in corso Risorgimento a Novara.

Che consigli ti senti di dare per coloro che vogliono sentirsi in forma? “Avere una pancia piatta in vista dell'estate è l'obiettivo più ambito da tutti gli amanti della cultura estetica. Oltre ad una corretta ed equilibrata alimentazione, è anche importante ridurre al minimo lo stress, riposando di più e svolgere attività fisica moderata. Per il 69% degli italiani l’avvicinarsi della prova costume significa un aumento di stress e preoccupazioni che si sommano a quelli accumulati nella vita quotidiana. Gli errori più comuni provocati da questa sensazione di disagio con il proprio corpo son le diete fai da te super restrittive e il ricorso repentino a piani d’allenamenti "miracolosi" spesso anch’essi autostilati. Lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Sant’Agostino di Milano, spiega come in molti non troveranno un equilibrio con il proprio corpo ma svilupperanno un ossessione per palestra,cibo e linea che, pur portando ad un dimagrimento veloce, non porteranno ad una felicità dei risultati ottenuti. Quando parliamo di peso bisognerebbe far riferimento non tanto a ciò che dice la bilancia ma a ciò che dicono le varie tecniche di misurazione della composizione corporea riguardanti la percentuale di grasso corporeo, percentuale che varia nell'uomo (più bassa) rispetto alla donna (più alta). In base a tutti questi elementi dobbiamo porci degli obiettivi a breve termini realistici e partire con la convinzione che con un po' di impegno, costanza e determinazione potremo raggiungere in poco tempo validi risultati, con la consapevolezza che la perfezione esiste solo nella fantascienza”.

Mens sana in corpore sano: forse mai come oggi questa frase antichissima è attuale. Tu come trasmetti questo concetto ai tuoi clienti? “Quest’espressione di Giovenale descrive come l’uomo dovrebbe cercare di migliorare solo due aspetti della propria esistenza: la sanità di spirito e la salute fisica. Oggi la frase, in voga nelle associazioni sportive del 1900, ha assunto un significato influenzato dalle moderne conoscenze: mantenere il corpo in forma aiuta anche la salute del cervello. Alcuni studi recenti hanno trattato questo tema, giungendo alla conclusione che la durata e l’intensità dell’attività fisica possono, senza ombra di dubbio, migliorare la nostra agilità cognitiva. Oggi infatti, in una società dove la freneticità e lo stress hanno raggiunto i massimi livelli, una persona che vuole prendersi cura della propria salute generale facendo esercizio fisico deve possedere una mentalità abbastanza forte e solida da considerare lo sport come una piacevole abitudine dove liberare i propri pensieri negativi, le difficoltà e raggiungere uno stato di benessere ed equilibrio mentale necessario per essere più stabili nei propri propositi. L’attività fisica, un’importante abitudine che aiuta a mantenere la mente sana, stimola la produzione di sostanze come le endocrine, ormoni legati alla sensazione di piacere che favoriscono il benessere psicologico Per coltivare una mente sana, le miglior routine che possiamo svolgere oggi sono esercizio fisico all’aria aperta, meglio ancora se in compagnia e dormire in modo adeguato e dormire in modo adeguato per riequilibrare le funzioni del cervello sovrautilizzate durante il giorno. Ecco che lo sport diventa benessere (wellness), non non agendo solo dal punto di vista fisiologico come attività preventiva sulle malattie, ma cambia la mente,l’atteggiamento e l’umore”.

Sentirsi in forma e bene è un concerto molto personale, come si riesce a capire quel che è bene per sé e conciliarlo con quel che è bene e fa bene in genere? “Capire ciò che fa bene per noi stessi necessita inderogabilmente del confronto e dei pareri di chi ci sta attorno, di coloro che ci vogliono bene e meglio ancora di persone competenti. Vedo quotidianamente neofiti in palestra che s’iscrivono con i migliori propositi e nel giro di breve tempo si stufano e smettono di allenarsi perché non ottengono i risultati sperati. Il fatto di non affidarsi ad un trainer che tutorizzi i primi passi all’interno di una struttura sportiva, indicandogli l’attività maggiormente in linea con gli obiettivi che si era preposto all’inizio, diventa decisivo per il suo insuccesso gettando cosi all’aria tempo e soldi (e autostima). Programmazione e pianificazione degli allenamenti e dell'alimentazione, definizione degli obiettivi a breve e lungo termine e correzione degli stili di vita sbagliati sono solo alcune delle fondamenta sulle quali un individuo deve costruire il proprio piano motivazionale. Ecco dove l’intervento di un esperto può davvero fare la differenza”.

No pain, no gain: nessun sacrificio nessun risultato. Confermi l'importanza di valori come costanza, impegno, giusta alimentazione, e tantissima buona volontà? E come fare per mantenere così alta 'l'asticella'? “No pain, no gain vuol dire che l'allenamento deve portare fino alla percezione del dolore durante l'esercizio perché è l'unica garanzia che si sta facendo lavorare il fisico. Un vero dogma che ci hanno inculcato dal professore di educazione fisica delle scuole medie all'istruttore sportivo. Ma come aveva scritto anche Gianfranco di Mare nel blog Wellness & Performance qualche anno fa, "si può dire senza tema di smentite che ne ha uccisi più questo frase che gli anabolizzanti…". Il dolore fisico è una spia che si sta superando un limite o che si sta facendo qualcosa di scorretto e quindi l'allenamento migliore non è quello che fa sentire male ma quello che lo precede di qualche istante. Per fortuna la maggior parte degli istruttori e atleti di oggi ha capito che i parametri per giudicare se il proprio allenamento darà risultati positivi sono altri. A differenza del passato oggi il mondo dello sport racchiude due grossi mondi: quello rivolto alla performance,al risultato sportivo e quello rivolto all’esercizio fisico come prevenzione e cura delle malattie. Entrambe le sfere però passano attraverso la forza di volontà, la costanza, l’impegno e la capacità di esercitare queste caratteristiche in modo uniforme sul famoso triangolo equilatero del benessere:l’attività fisica, l’alimentazione e il riposo. Per stare bene, cioè, deve esserci equilibrio tra tre fattori. La logica è molto semplice: al variare di uno di questi fattori, ovvero i lati del triangolo, devono variare di conseguenza anche gli altri due, così che siano sempre uguali tra loro. Rimanere ad alti livelli per lungo tempo o mantenere una condizione ottima del proprio stato di salute son obiettivi non impossibili,anzi. Il segreto sta tutto dentro una domanda che dobbiamo porci prima di iniziare o continuare quello che sto facendo: “Quanto è importante per me rimanere in forma da 1 a 10? Quanto è importante arrivare ancora più in alto?". Il segreto sta tutto nelle motivazioni che uno porta con sé”.

Infine dove è possibile trovarti e contattarti per saperne di più? “Per approfondire questi ed altri argomenti sullo sport ed il benessere potete visitare il mio sito www.davideteggi.comoppure visitare i miei profili Facebook ed Instagram!

Che altro aggiungere? Buon allenamento e… in bocca al lupo con la prova costume!

Gianmaria Balboni