Novara - Finalmente! Forse è proprio il termine giusto: finalmente abbiamo visto qualcosa, al di là del risultato che, errori a parte, poteva essere ancora più pesante per i nostri avversari, che erano e rimangono ancora tra i più accreditati per la vittoria del campionato. Questa partita dimostra, però, che la tecnica conta poco quando la rabbia, la grinta e la paura la fanno da padroni. Lo spettro dei playout ha messo il sale sulla coda ad una squadra che, fino a poche settimane fa, in tanti davamo per spacciata e noi tifosi con loro. Devo ammettere che, forse, l'unico a credere in una salvezza facile era proprio il presidente, intento già nella programmazione della prossima serie C, segno questo che, lui per primo, ha capito che con una simile squadra non solo non punti alla B ma soprattutto in questo periodo fai fatica a salvarti.
Per questa partita per noi molto importante, la società ripropone l'iniziativa della curva ad 1,00 € e, complice la bella giornata e un avversario che negli ultimi anni ha varcato lidi più importanti, si è effettivamente registrato qualche tifoso in più; questo tipo di iniziative onestamente mi vedono contrario essendo io odiatore seriale del tifoso occasionale, ma in tutto questo si denota la fine della contestazione dei Nuares e i ragazzi in campo sembrano meritarsi una curva che canta per loro. Dall'altra parte, invece, una tifoseria, quella di Pordenone, poco presente, mi aspettavo di più visto la loro posizione in classifica.
Comincia la partita con un Novara all'attacco, infatti già al 4', con un bel tiro di Galuppini da fuori area, andiamo in vantaggio; non passa molto, al 35’ il Novara raddoppia, Vuthaj a centro area lotta con i difensori e la infila; in questo gol si è vista tutta la rabbia di Vuthaj e la sua voglia di tornare grande. 2-0 per noi e al 40’ terzo gol del Novara e secondo di Galuppini; si chiude così il primo tempo con un risultato sorprendente visti i valori in campo, un Novara costantemente all'attacco ed un Pordenone quasi mai pericoloso.
L’inizio del secondo tempo fa registrare subito quattro cambi per il Pordenone, ma l’andamento della gara non cambia, al 69’ rigore per il Novara, fallo di Bruscagin su Vuthaj; lo stesso Vuthaj litiga con Galuppini per chi deve tirarlo e alla fine la spunta Galuppini, essendo lui il rigorista della squadra, ma il nostro attaccante tira e Festa para, errore indolore visto il risultato. Il Pordenone è più squadra, lo dimostra l'unica azione decente di giornata di questa squadra, al 72' Negro accorcia per i Ramarri, 3-1. Non nego che non tanto il gol ma l'azione di gioco ha messo un po' di apprensione e paura, ma questo gol non sembra aver scalfito la fiducia di giornata, il Novara riparte con la stessa grinta e al 75’ ovazione per Galuppini che lascia il campo in cambio di un Gonzalez sempre pronto a fare la sua parte per questa squadra. Il Pordenone spera di potersela giocare fino alla fine e lotta, ma fortunatamente all’80’ il Novara segna il quarto gol e chiude di fatto la partita; Marginean con un bel tiro non dà scampo a Festa, questo gol, come si suol dire, spezza le reni al nemico e consegna i tre punti importantissimi al Novara.
Questi campionati si vincono con la grinta, il tatticismo conta poco, la curiosità da qui alla fine sarà vedere cosa potranno fare realmente Vuthaj e Galuppini assieme; la prossima partita sarà a Piacenza, squadra al momento ultima in classifica, non ancora matematicamente retrocessa ma con poche speranze, se realmente c'è velleità di play-off bisogna vincere per migliorare la nostra posizione in classifica.
Maurizio Ciniello